Due ragazzi assaltano una gioielleria, ma il proprietario li mette in fuga: uno dei rapinatori reagisce però uccidendo sia il proprietario del negozio che un operaio che cercava di fermarli. Le indagini vengono assegnate al commissario Bertone: questi si muove subito tra mille difficoltà (è anche messo sotto inchiesta dal sostituto procuratore), che tuttavia non gli impediscono di mettersi sulle tracce di una "Anonima anticrimine" di cui fanno parte anche l'ex questore e altre autorità...
Note
Amara riflessione sulla giustizia "privata", primo passo per minare alla base le istituzioni democratiche.
Il precursore del filone poliziesco italiano, interpretato dal combattuto Enrico Maria Salerno nei panni di un commissario che sta, rispetto ai successori, ideologicamente a sinistra.
Lo Steno che non ti aspetti. Tra un Buzzanca e l'altro, il regista, che si firma per la prima volta con il suo nome completo, realizza un titolo che dà il là al poliziottesco. Al netto di alcune ingenuità e di un certo corrivo qualunquismo, un film che conserva una sua apprezzabile carica di impegno civile. Ottimo al solito Salerno.
Un punto di riferimento del cinema noir all'italiana. Steno dirige un film bellissimo, un classico nel suo genere. Grande interpretazione di Enrico Maria Salerno. Da non perdere.
UNO DEI PRIMI POLIZIESCHI ALL'ITALIANA, MOLTO BEN RIUSCITO GRAZIE AD UN ENRICO MARIA SALERNO IN GRANDE SPOLVERO ED UNA REGIA DI STENO MOLTO SICURA…FINALE MOLTO AMARO MA CON UNA FIAMMA DI SPERANZA PER QUEGLI ANNI BUI…
UN FILM BELLISSIMO,CHE MESCOLA IL CINEMA D'IMPEGNO ALLA PETRI CON IL POLIZIESCO VERO E PROPRIO.INCREDIBILE ACCUSA VERSO IL POTERE ED INGIUSTMENTE TACCIATO DI ESSERE REAZIONARIO E FASCISTA.IN ITALIA LA CRITICA HA SEMPRE AVUTO I PARAOCCHI- ****
L'ennesimo furto in una gioielleria, con omicidio, vede indagare il commissario Bertone (Enrico Maria Salerno) che si mette sulle tracce di due giovani. Presto però, una catena di "esecuzioni sommarie" -vittime una prostituta, un pederasta, un rivoluzionario politico e uno dei due ladri killer- fa intuire al commissario che una loggia (denominata Anonima Anticrimine) sia… leggi tutto
Nel girone infernale dell'Italia descritta dai poliziotteschi degli anni Settanta, il commissario Bertone è saturo: delinquenza di tutti i livelli che imperversa in città, le mani legate da troppi vincoli, l'ambiente della Polizia che smania per cominciare a usare le maniere forti. Però Bertone è uomo di Stato e si attiene alle regole della democrazia: è contro… leggi tutto
Sottoprodotto figlio degli anni in cui ha visto la luce, che lascia il tempo che trova ed ha nel gusto per il becero ed il superficiale la sua forza: grazie a lavori come questo il poliziottesco è ormai una realtà. Qualche nota di volgarità, qualche scena di violenza gratuita, ma nulla di particolarmente impressionante; le situazioni sono spesso raffazzonate alla bell'e meglio e, come si sa,… leggi tutto
Nella Roma degli anni '70 il crimine dilaga; la polizia lo contrasta, ma interpretazioni garantiste delle leggi - assecondate dalla stampa - ed una certo opinione pubblica, spingono i giudici a mettere rapidamente in libertà i malviventi arrestati. Il commissiario Bertone ha l'incarico di indagare su una sanguinosa rapina ad una gioielleria; egli è costretto ad ottenere rapidamente…
Si distacca dal tipico polizottesco italiano – compresi quelli recentemente rivalutati.... - per una maggiore consistenza dei contenuti, dei personaggi, e della trama. Se quelli sono a base di inseguimenti, violenza, dialoghi e personaggi banali, qui siamo, come livello, più dalle parti di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Del resto, Steno (regista…
Premessa, neppure un anno dopo, nel 1973, uscirà Una 44 magnum per l'ispettore Callaghan: fateci mente locale prima di vederlo.
Rispetto alla media dei poliziotteschi, questa pellicola ha un cast di indubbio valore, un bravissimo regista non di genere e una scrittura piuttosto articolata. Volendo usare delle categorie di pensiero, parte al centro, finta subito a destra ma poi curva a…
Questo film, capolavoro, non può che essere inserito nel genere poliziottesco, ma è un poliziesco, drammatico profondo con una trama ben svolta, con un inizio una fine ed una recitazione eccellente.
Ci sono citazioni di fatti di cronaca perfettamente inseriti nel contesto e, sia pur romazate, citazioni di fatti che se non sono accaduti potrebbero essere stati schivati per un pelo…
L'ennesimo furto in una gioielleria, con omicidio, vede indagare il commissario Bertone (Enrico Maria Salerno) che si mette sulle tracce di due giovani. Presto però, una catena di "esecuzioni sommarie" -vittime una prostituta, un pederasta, un rivoluzionario politico e uno dei due ladri killer- fa intuire al commissario che una loggia (denominata Anonima Anticrimine) sia…
Considerato un "punto di riferimento" per il cinema poliziottesco all'italiana "La polizia ringrazia" rimane a parer mio uno dei più bei noir mai fatti, e parlo del panorama cinematografico esteso a 360 gradi.
Diretto da un maestro del cinema italiano, Steno che qui si firma con il suo vero nome il film riesce a tenere incollati allo schermo per tutta la sua durata offrendo un ritmo…
Ho rivisto oggi il film La polizia ringrazia del 1972 ho trovato ancora bellissimo . Ritmo serrato con un Enrico Maria Salerno nel ruolo del commissario Bertone bravissimo . Il film funziona molto bene ancora non è datato non ha perso freschezza e ci sono delle scene girate molto bene da Steno. Particolarmente la scena dell'inseguimento della polizia a fuggiasco sulla moto con…
Un errore a lungo riportato sulla pagina Wikipedia a lui dedicata ha indotto più di una testata giornalistica a celebrare il suo centenario almeno due… segue
Nel girone infernale dell'Italia descritta dai poliziotteschi degli anni Settanta, il commissario Bertone è saturo: delinquenza di tutti i livelli che imperversa in città, le mani legate da troppi vincoli, l'ambiente della Polizia che smania per cominciare a usare le maniere forti. Però Bertone è uomo di Stato e si attiene alle regole della democrazia: è contro…
qui dove tutto ebbe inizio, o quasi. infatti questo bellissimo film di Steno, che si firma Stefano Vanzina per scostarsi dal suo lato più umoristico (la sceneggiatura invece è firmata STENO) è considerato da molti il capostipite del genere poliziesco all'italiana, o poliziottesco, che tanto successo ha avuto in patria e fuori. sinceramente credo che il genere sia partito…
Italia, anni'70. Un periodo della storia recente piuttosto travagliato, gli anni della contestazione giovanile, che dopo la rivoluzione del 1968 assumeva contorni più tragici, finendo per incrociare la propria strada…
Uno dei migliori lavori di Steno degli anni '70. Qui il regista si cimenta col poliziesco e costruisce un piccolo gioiello del genere, oserei dire uno dei migliori dell'intero filone. Ma, a differenza di tanti altri, non è un film senza spessore, perché oltre alle spettacolari sequenze d'azione, non manca l'impegno civile, anzi direi che abbonda. E' così ben costruito che riesce a fare una…
Mentre Roma è assediata da rapine, furti e ogni altro genere di crimine, una specie di setta di estrema destra ripulisce la città facendo giustizia sommaria. Il commissario Bertone (Salerno) cerca di essere ligio alla sua missione fino in fondo e di assicurare i criminali alla giustizia ma gli ostacoli sembrano essere davvero insormontabili. Steno - che per la prima volta si firma…
Il lavoro di un organizzazione di giustizia alternativa alla polizia e alla magistratura ufficiali.Questo film firmato Stefano Vanzina(credo che sia l'unico suo film firmato da Steno col suo nome e cognome assieme ad Anastasia mio fratello,a testimonianza dell'importanza che aveva per il suo autore mentre per la sceneggiatura usa lo pseudonimo che lo rese ovunque famoso) viene da più…
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Commenti (13) vedi tutti
Il precursore del filone poliziesco italiano, interpretato dal combattuto Enrico Maria Salerno nei panni di un commissario che sta, rispetto ai successori, ideologicamente a sinistra.
leggi la recensione completa di undyingIl più bel film poliziesco italiano degli anni 70.
leggi la recensione completa di claudio1959Steno si cimenta nel poliziesco e non delude, anche se la sceneggiatura mette un po' troppa carne al fuoco.
leggi la recensione completa di BalivernaUn capolavoro, bellissimo.
leggi la recensione completa di PLZLo Steno che non ti aspetti. Tra un Buzzanca e l'altro, il regista, che si firma per la prima volta con il suo nome completo, realizza un titolo che dà il là al poliziottesco. Al netto di alcune ingenuità e di un certo corrivo qualunquismo, un film che conserva una sua apprezzabile carica di impegno civile. Ottimo al solito Salerno.
commento di degoffroUn punto di riferimento del cinema noir all'italiana. Steno dirige un film bellissimo, un classico nel suo genere. Grande interpretazione di Enrico Maria Salerno. Da non perdere.
leggi la recensione completa di ClintZoneUnica incursione di Steno nel poliziesco.Molto bravi Salerno e la Melato(scomparsa proprio oggi a 71 anni)
commento di antonio de curtisUnica incursione di Steno nel poliziesco.Molto bravi Salerno e la Melato(scomparsa proprio oggi a 71 anni)
commento di antonio de curtisNotevole. 7 1/2
commento di kotrabFilm bello per il suo genere, girato bene e con un'interpretazione straordinaria di Enrico Maria Salerno.
commento di mise en scene 88UNO DEI PRIMI POLIZIESCHI ALL'ITALIANA, MOLTO BEN RIUSCITO GRAZIE AD UN ENRICO MARIA SALERNO IN GRANDE SPOLVERO ED UNA REGIA DI STENO MOLTO SICURA…FINALE MOLTO AMARO MA CON UNA FIAMMA DI SPERANZA PER QUEGLI ANNI BUI…
commento di johnpjgozzProto-poliziottesco lucido e appassionante.
commento di moviemanUN FILM BELLISSIMO,CHE MESCOLA IL CINEMA D'IMPEGNO ALLA PETRI CON IL POLIZIESCO VERO E PROPRIO.INCREDIBILE ACCUSA VERSO IL POTERE ED INGIUSTMENTE TACCIATO DI ESSERE REAZIONARIO E FASCISTA.IN ITALIA LA CRITICA HA SEMPRE AVUTO I PARAOCCHI- ****
commento di superficie 213