Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Leggenda vuole che l'intero cast di questo film recitasse sotto ipnosi, cosa che spiegherebbe l'indolenza e gli sguardi sovrappensiero spesso sfoggiati dagli attori; ad infittire l'arcano ci si mette direttamente Herzog, producendo un lavoro profondamente visionario e suggestivo ai massimi livelli (che già non sono bassi di solito, per il regista tedesco). Veniamo così immersi in una realtà vivace, ma oscura, intrisa di mistero e fotografata spesso in interni cupi ed in scene serali o notturne. Il personaggio del 'profeta' è la ciliegina sulla torta, completa l'allucinato quadro con l'adeguata nota di brivido. Herzog scrive anche la sceneggiatura, partendo da un racconto di Herbert Achternbusch; per le musiche, come nei precedenti Aguirre, furore di Dio (1972) e L'enigma di Kaspar Hauser (1974), si affida ai Popol Vuh, che propongono una colonna sonora in stile 'world music' ante litteram. A tratti davvero inquietante, ma in altri pure un po' lento e dispersivo. 6,5/10.
Diciottesimo secolo. In un paese tedesco la cui unica risorsa è la fabbricazione del vetro, muore l'ultimo depositario del segreto per la lavorazione del vetro rosso rubino. Gli abitanti del villaggio, sconfortati, cercano in ogni modo di ricreare la tecnica perduta...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta