Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Una fiaba apocalittica che ha l'incedere lento di una marcia funebre. L'atmosfera nebbiosa e cupa è, però, squarciata (nel finale) da un soffio di speranza in cui l'umanità, spinta dal proprio desiderio di conoscenza, sembra ancora avere la forza per sfidare se stessa e la natura.
Bisogna lasciarsi trasportare dallo stato di trance che avvolge tutta l'opera. Godere dell'estasi visiva (e visionaria) dei quadri dipinti da Herzog; tra i tristi e nebulosi spazi aperti e gli ambrati chiaroscuri degli interni.
"Il vero pregio di questo film in cui la vicenda sembra raccontata in una vetrata di cattedrale gotica o in un dipinto di Roualt, sta nella bellezza delle immagini... Immagini strane, solenni, grandiose, metafisiche". (Alberto Moravia)
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