La morte del maestro vetraio di un villaggio di montagna, scomparso con il segreto del "vetro-rubino", produce effetti disturbanti sui suoi compaesani. Un film ipnotico basato su una leggenda bavarese. Una Germania arcaica e segreta, rivissuta da un Herzog al meglio di sé
"Vedo un uomo, in piedi, su uno scoglio dell'isola.E' lì da anni, solo, con lo sguardo fisso sul maregiorno dopo giorno, sempre nello stesso punto.A lui per primo è stato concesso il dono del dubbio."
Una parabola, con dentro un'altra parabola, che dimostra come sempre in questo regista l'impossibilità per l'uomo di avere certezze, ma soprattutto la sua caparbia ostinazione nel cercare di andare al di là del possibile…
Concepito in un unico corpo di immagini e musica che si compenetrano e si fondono in una sintesi straniante. Gli attori, tutti non professionisti tranne uno, recitano in stato di ipnosi per volontà dello stesso Herzog, la musica è quella psichedelica dei Popol Vuh che col regista tedesco hanno aperto un canale comunicativo simbiotico. La storia è esile e poco importante, tanto il film è… leggi tutto
Leggenda vuole che l'intero cast di questo film recitasse sotto ipnosi, cosa che spiegherebbe l'indolenza e gli sguardi sovrappensiero spesso sfoggiati dagli attori; ad infittire l'arcano ci si mette direttamente Herzog, producendo un lavoro profondamente visionario e suggestivo ai massimi livelli (che già non sono bassi di solito, per il regista tedesco). Veniamo così immersi in… leggi tutto
Questo Film e' di una pesantezza quasi unica (forse solo certi Films Russi recensiti tempo fa sono superiori come lentezza a questo ...) comunque,troppo noioso e da salvare solo le Interpretazioni e le musiche.voto.4. leggi tutto
Hias, poco dopo l'incipit, punta il dito verso l'alto ed indica, agli abitanti del villaggio, due ponti sui quali, su ciascuno di essi, camminano un bugiardo e un ladro. La mdp, partendo dal basso, è "costretta", e, in questo caso, costringe lo spettatore e i vari personaggi presenti, a guardare verso l'alt(r)o e, di conseguenza, a guardare queste due figure già…
Herzog lavora tantissimo sul potere evocativo della suggestione. Ogni silenzio, ogni squarcio di natura lussureggiante, o di natura matrigna, ogni sguardo dei personaggi, non appartiene a quel tempo e a quello spazio, ma a una dimensione immaginifica nella quale lo spettatore ha amplissima libertà di movimento: la sensibilità personale del soggetto che assiste al film è…
in questa playlist vorrei raccogliere quei titoli che tanto mi sono piaciuti e tanto lavoro hanno dato ai miei affaticati neuroni.. così tanto che un pò intimorito non sono ancora riuscito a passare alla…
"Herz aus Glas-Cuore di vetro" diretto nel 1976 da Werner Herzog, devo dire che è interessante. La storia si svolgono nel XVIII secolo,in un piccolo villaggio della Baviera la cui sussistenza è retta interamente dalla fabbrica di vetro di Huttenbesitzer, figlio di un vecchio nobile decaduto che vive seduto su una sedia da 12 anni. Nei dintorni del paese sulle montagne abita il…
Questo Film e' di una pesantezza quasi unica (forse solo certi Films Russi recensiti tempo fa sono superiori come lentezza a questo ...) comunque,troppo noioso e da salvare solo le Interpretazioni e le musiche.voto.4.
Dando un'occhiata alle ultime play pubblicate qui sul sito, mi sono chiesto "oddio, possibile che non ci sia nessuno talmente banale da sfruttare la boiata dell'imminente fine del mondo per compilare una playlist su…
Concepito in un unico corpo di immagini e musica che si compenetrano e si fondono in una sintesi straniante. Gli attori, tutti non professionisti tranne uno, recitano in stato di ipnosi per volontà dello stesso Herzog, la musica è quella psichedelica dei Popol Vuh che col regista tedesco hanno aperto un canale comunicativo simbiotico. La storia è esile e poco importante, tanto il film è…
Leggenda vuole che l'intero cast di questo film recitasse sotto ipnosi, cosa che spiegherebbe l'indolenza e gli sguardi sovrappensiero spesso sfoggiati dagli attori; ad infittire l'arcano ci si mette direttamente Herzog, producendo un lavoro profondamente visionario e suggestivo ai massimi livelli (che già non sono bassi di solito, per il regista tedesco). Veniamo così immersi in…
Uno dei film più criptici ed ermetici di Herzog, poco narrativo, ma tutto sommato decifrabile tra le righe, nei suoi significati fondamentali. Se è vero, come scrisse giustamente Grazzini che l’opera herzoghiana intende proporsi come «un’illuminazione metafisica sul tema dell’Infelicità», si può interpretare anche come un invito a…
Una fiaba apocalittica che ha l'incedere lento di una marcia funebre. L'atmosfera nebbiosa e cupa è, però, squarciata (nel finale) da un soffio di speranza in cui l'umanità, spinta dal proprio desiderio di conoscenza, sembra ancora avere la forza per sfidare se stessa e la natura. Bisogna lasciarsi trasportare dallo stato di trance che avvolge tutta l'opera. Godere…
Una taglist con il punto esclamativo. L'idea non è nostra ma dell'utente Roark: abbiamo trovato tanto azzeccata la sua playlist omonima che trasformarla in taglist era una soluzione necessaria. Gli abbiamo fatto così…
Herzog alla ricerca di una verità estatica, di una interiorità mistica. Ritorna il suo eterno tema del rapporto con la natura ma questa volta c'è un senso, oltre che apocalittico, di profonda fusione con essa. L'ipnosi è lo strumento per la creazione di suggestioni oniriche e magiche. Herzog è un alchimista alla ricerca di una verità "ulteriore", alla ricerca dell'inconscio soppresso.…
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Commenti (8) vedi tutti
Aihme supera le mie capacità ..... Voto 3+
commento di BradyFavola quasi pedagogica sulla conoscenza e sull'ignoranza.
leggi la recensione completa di giansnow89"Vedo un uomo, in piedi, su uno scoglio dell'isola.E' lì da anni, solo, con lo sguardo fisso sul maregiorno dopo giorno, sempre nello stesso punto.A lui per primo è stato concesso il dono del dubbio."
commento di TheBigLeRowskiVoto 3. [12.10.2012]
commento di PPAtmosfera indimenticabile. Bisogna lasciarsi ipnotizzare, proprio come gli attori del film. Solo allora lo si può godere appieno.
commento di BendixVoto 7 Visivo
commento di luca826un consiglio da amico a tutti: non perdete il vostro tempo a guardarlo
commento di bocchanUna parabola, con dentro un'altra parabola, che dimostra come sempre in questo regista l'impossibilità per l'uomo di avere certezze, ma soprattutto la sua caparbia ostinazione nel cercare di andare al di là del possibile…
commento di Alfred De Sant