Regia di Mark Sandrich vedi scheda film
Forse il migliore, certamente il più celebre dei film interpretati dalla coppia Astaire-Rogers. La trama, al solito, mette insieme contorte vicende che tendono a separare i due, innamorati ma vittime di un gioco di equivoci che dura per quasi tutto il film: un elegante castello di carte che è il trionfo dell’artificio, dell’apparenza, emblematizzato da un’improbabile Venezia ricostruita in studio in modo sfrontatamente kitsch, come una Disneyland di cartapesta; e non è da meno la conclusione, con un matrimonio che si rivela nullo perché celebrato da un cameriere. Poi ci sono i numeri di danza, fra cui spicca l’immortale Cheek to cheek: basta vedere la citazione che ne viene fatta in La rosa purpurea del Cairo, davanti agli occhi sognanti di Mia Farrow, per capire cosa significasse questo tipo di cinema per chi viveva immerso in una realtà drammaticamente diversa.
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