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Cappello a cilindro

Regia di Mark Sandrich vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cappello a cilindro

di giampy
8 stelle

Non esagero nel dire che si tratta del più bel musical che sia mai stato presentato sullo schermo, sfavillante e divertente, romantico e sensuale, con un ottimo cast, una regia davvero magnifica proprio perché quasi assente, e alcune tra le più belle musiche che siano mai state realizzate (su tutte "Cheek to Cheek" e "Isn’t This a Lovely Day to Be Caught in the Rain?")! Quando Fred e Ginger ballano si resta estasiati per la carica di erotismo, classe e sensualità con cui svolgono quei sublimi passi di danza. E' un superlativo concentrato di grazia, ironia, leggerezza e sentimento, consigliato a chiunque ami sorridere e sognare in presenza di un capolavoro del suo genere, confezionato veramente con grande stile.

Sulla trama

La storia è quella di un famoso ballerino statunitense, Jerry Travers, il quale, mentre si trova in un albergo insieme al suo impresario, conosce per caso un’affascinante indossatrice, Dale Tramont, e se ne innamora. Lei però non sembra inizialmente ricambiare il suo interesse nei suoi confronti. Attraverso alcuni espedienti Jerry riesce a farla innamorare di sé, ma per un errore la ragazza comincia a credere che lui sia il marito di una sua cara amica, così, convinta che si tratti di un avventuriero, lo allontana sdegnata. Dopo essersi esibito con successo in un musical, Jerry si fa convincere ad andare a Venezia, solo perché scopre che scopre che moglie del suo impresario vuole presentargli una ragazza, che guarda caso è proprio Dale. Comincia così un'esilarante gioco di equivoci e scambi di persona, dato che il vero marito della sua amica è l'impresario di Jerry. Ma alla fine tutto si chiarirà, e Jerry e Dale ritroveranno finalmente l'amore. È assolutamente sbagliato dire che nei film della coppia Astaire-Rogers la trama sia del tutto superflua, e che solo i numeri di ballo abbiano valore. In questo caso come in nessun altro, la trama ha una importanza fondamentale, anzi, è proprio grazie ad alcune situazioni proprie della storia che nascono i migliori numeri musicali. La storia è molto vivace e divertente, venata di un sottile e pungente umorismo, con battute al vetriolo, affidate soprattutto ai grandi caratteristi, come Edward Everett Horton, Eric Blore ed Helen Broderick.

Sulla colonna sonora

Credo sia superfluo parlare della magnificenza delle musiche di questo film, composte dall’inarrivabile Irving Berlin, che qui ne ha realizzate quattro delle sue migliori, ognuna delle quali rappresenta un preciso ed importante momento della storia: all’inizio Fred balla in maniera indiavolata il motivo "No Strings", che gli farà incontrare l’amore, dato che in tal modo una Ginger appena addormentatasi si reca da lui per pregargli di smetterla; poi i due si innamorano sotto la pioggia sulle note di "Isn't This A Lovely Day (To Be Caught In The Rain)?"; Fred, pur pensieroso dato che la sua Ginger l’ha abbandonato, credendolo già sposato, si esibisce in uno spettacolo cantando e ballando con gaiezza e disinvoltura, "Top Hat, White Tie and Tails"; in seguito una Ginger un po’ perplessa circa l’onorabilità del suo Fred si abbandona però al suo compagno che intona una romantica "Cheek to Cheek"; quando poi tutto è chiarito i due volteggiano divertiti sulle note di "The Piccolino". Quattro canzoni delicate e al contempo trascinanti, dense di gioia e sentimento.

Su Helen Broderick

Davvero deliziosa. A lei sono affidate le battute più sagaci e sarcastiche del film. Ha dimostrato di possedere un innato talento comico, e una vis comica distaccata ma al contempo spumeggiante.

Su Edward Everett Horton

È senza dubbio il "Re dei caratteristi". Semplicemente esilarante con quel suo sguardo perennemente preoccupato e quei suoi tempi di reazione così ritardati.

Su Ginger Rogers

Bella e sensuale, è un’eccellente attrice brillante, vivace e spumeggiante, e soprattutto danza come una Dea. Tra lei e Fred, nei numeri musicali, si instaura una magica alchimia, che innalza la coppia ai livelli della sublimità, incutendo nello spettatore emozione, stupore ed eccitamento.

Su Fred Astaire

Il mio Mito. Non ci sono parole per descrivere questo eccellente artista: uomo affascinante e raffinato, attore sensibile e sagace, ballerino elegante e frenetico, cantante delicato e confidenziale. Qui Fred Astaire riesce a dimostrare più che mai la sua classe e il suo superlativo talento d’attore e di ballerino. Quando balla con la sua Ginger è come se si staccasse della realtà e si librasse nell’aria sulle magiche onde dalla musica.

Su Mark Sandrich

Grande regista, forse proprio perché dà ai suoi attori carta bianca per esprimere appieno tutto il loro grandissimo talento. Certo va detto che l’angolazione e l’illuminazione delle riprese dei numeri musicali, e la cura dell’insieme, fanno sì che anche grazie a lui "Cappello a cilindro" sia quel capolavoro che tutti conosciamo.

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