Regia di John Boorman vedi scheda film
VOTO : 6,5.
Fare un sequel del primo “L’esorcista” era impresa improba per chiunque qui, almeno parzialmente, vinta grazie all’estro di Boorman (che ci ha creduto fortemente) che si svincola dall’originale dando luogo ad un film diverso e per certi versi interessante.
La prima parte non è propriamente fluida ma comunque aiuta a calarsi nella situazione; successivamente vengono intraprese scelte non sempre convincenti, ma comunque articolate e per nulla semplicistiche, che anzi aggiungono delle sfumature degne di menzione per cui il registro vira su considerazioni ben maggiori del suo precursore con riflessioni scentifiche poste in una situazione che viaggia, con discreto equlibrio, tra l’immaginazione fantasiosa ed un certo realismo.
E poi si arriva al finale dove regna un maggiore grado di tensione, accompagnato, oltre che valorizzato, dalla colonna sonora del “nostro” Morricone.
Pellicola dunque articolata, a tratti forse un pò noiosa per un pubblico svogliato (e non solo) a cui non è diretta (ma che in tanti comunque han visto, non fosse altro per l’origine del titolo), con alcune pecche (tra le altre cose un cast non proprio encomiabile), ma anche altri evidenti meriti.
Giudizio complessivo quindi discreto, premio, almeno in parte, il coraggio di uscire dai clichè, anche se poi da Boorman (non un regista qualunque), magari mi sarei aspettato anche qualcosina in più.
VOTO : 6,5.
Regia interessante sia per le scelta coraggiosa di svincolarsi dall'originale, sia per un talento rappresentativo non da poco.
Peccato che non sempre poi il film sia coinvolgente, ma nel complesso il suo è un discreto lavoro.
VOTO : 6+.
Sufficienza abbondante.
VOTO : 6.
Appena sufficiente, non una scelta felice del casting.
VOTO : 6.
Comparsata per lui.
VOTO : 6.
Sufficiente.
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