Regia di John Boorman vedi scheda film
Rispetto all'eticamente discutibile primo capitolo,che comunque cinematograficamente aveva i suoi meriti,questo primo seguito de "L'esorcista" investe meno sull'effetto-shock,adoperando argomenti mistico-filosofici,e tutto sommato appesantendo il già greve fardello ideologico della storia di Regan e della sua possessione demoniaca;Von Sydow appare brevemente,e stavolta ad affrontare il Diavolo c'è un Richard Burton di compresa concentrazione.Ma il film è più pedante che pauroso,trovando l'unica scena suggestiva nell'attacco finale del Maligno sotto forma di una colossale invasione di cavallette(il demone Pazuzu è infatti rappresentato sotto questa forma),e resta una sorpresina nello scoprire i veri fini e la reale identità di un personaggio marginale del primo titolo.Boorman prende anche troppo sul serio questo suo impegno,e praticamente conduce al fallimento l'operazione,anche se il film non è del tutto da buttare.
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