Regia di Henry Koster vedi scheda film
Stephen Fitzgerald (Tyrone Power), giornalista americano, si ritrova con la macchina bloccata mentre è con un amico in vacanza in Irlanda e incontra Horace, uno strano individuo (Cecil Kellaway), che poi si rivelerà essere un leprechaun - creatura folkloristica irlandese - vicino ad uno stagno che gli consegna una moneta d'oro che, a detta dell'ometto, diventerà di pietra se lui 'venderà la sua anima al denaro e alla fama'. L'essere sparisce di colpo e l'uomo raggiunge una locanda dove conosce la figlia del proprietario, la bella Nora (Anne Baxter) che si invaghisce di lui, ma Stephen deve tornare in America per ragioni di lavoro: il politico Augur (Lee J. Cobb) gli chiede di fargli da aiuto, quello che oggi si chiama 'spin doctor', per la sua carriera e inoltre lui frequenta la figlia dello stesso (Jayne Meadows). Verrà raggiunto negli States da Horace e la situazione avrà risvolti 'particolari'.
'The Luck of the Irish' (da noi tradotto con 'L'isola del desiderio', titolo parecchio infelice) di Henry Koster è una esile commediola sulla tematica, molto trattata dal cinema a stelle e strisce, dei rapporti tra giornalismo e politica e quanto i giornalisti, a libro paga di politicanri senza scrupoli, riescano ad indirizzare i consensi delle masse scrivendo loro discorsi e puntando il dito su una determinata problematica strumentalizzandola.
Nel film si preferisce rimanere alla superficie delle cose e chi vorrà vedere opere di denuncia dovrà rivolgersi altrove; Koster punta su una storia molto lineare, persino prevedibile nei suoi sviluppi e ciò che rimane più del film sono le briose interpretazioni di Cecil Kellaway, nelle vesti della creatura fatata, gran bevitore invece che del tradizionale latte di generose dosi di whisky, di Anne Baxter, con annesso accento irlandese e una prova di gran carattere e di Lee J. Cobb, il cui ruolo di politico cinico e arrivista gli calza a pennello, mentre Tyrone Power, il protagonista combattuto tra la carriera e gli ideali, tra l'amore vero e quello di convenienza, risulta un po' schiacciato dalle personalità degli altri attori e fornisce una performance tutto sommato nella norma.
Date le atmosfere fiabesche delle scene ambientate in Irlanda, una fotografia a colori sarebbe stata, a mio avviso, più indicata.
Voto: 6,5 (v.o.).
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