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Un borghese piccolo piccolo

Regia di Mario Monicelli vedi scheda film

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La recensione su Un borghese piccolo piccolo

di Furetto60
10 stelle

Capolavoro di Monicelli

Giovanni Vivaldi è un modesto impiegato ministeriale,alla soglia della pensione, che coltiva grandi aspettative per il figlio Mario, neo-diplomato ragioniere, un ragazzo non molto brillante, che non avendo grandi capacità e non nutrendo grandi ambizioni , asseconda volentieri i maldestri tentativi, che il padre industria, per impiegarlo nello stesso ufficio del suo Ministero, arriverà perfino ad iscriversi ad una loggia massonica, per seguire i precetti del suo superiore"uomo squallido e piccino"Tra elucubrazioni qualunquiste e valutazioni nichiliste, Giovanni alleva il suo pupillo, all'insegna del più disincantato egoismo,fino a quando non succede l'irreparabile.Il film è  tratto dall'omonimo romanzo di Vincenzo Cerami,diretto da Mario Monicelli, comincia con il passo della commedia, per diventare poi un vero e proprio   dramma a tinte forti.Il regista abbandonato stavolta il registro ironico e leggero, si cimenta in un lavoro forte, intenso e duro. La morte di un figlio è evento talmente tragico, da essere devastante per chi lo subisce, quando poi accade per una fatalità criminale, gli esiti e gli effetti sono imprevedibili. E' quello che capita al protagonista di questo film, interpretato da un Sordi ,attore strepitoso e versatile, che ha interpretato con successo  tutte le categorie umane possibili. La vendetta che consuma un po' alla volta,torturando lentamente a morte l'autore del misfatto, è non solo una risposta terribile e bestiale, contro l'assassino del casuale delitto , ma è anche la sua rivalsa verso un mondo crudele e un destino beffardo, che gli sottrae l'unico figlio proprio quando sta per coronare il suo modesto sogno, ma è  soprattutto un atroce grido di dolore, contro una società marcia, che non tutela le cosiddette "fasce deboli" e che costringe un uomo semplice a umiliarsi, a prostrarsi e a ricorrere a  qualsiasi sotterfugio, per dare ad un figlio una speranza, per quello che, secondo  la costituzione italiana,sarebbe un diritto inalienabile, per qualsiasi cittadino.

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