Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Una diva del cinema rievoca i primi passi della sua carriera, in particolare gli insegnamenti di vita ricevuti da un’anziana e bizzarra aristocratica che morì prima di vederle raggiungere il successo. Minnelli, al suo ultimo film, si volta indietro a ripercorrere la strada fatta: il film può essere considerato una personale rivisitazione di È nata una stella in chiave crepuscolare, mostrando una giovane aspirante attrice alle prese con scelte difficili e la sua successiva trasformazione. Non è un caso che il ruolo della protagonista venga affidato alla figlia Liza: una sorta di passaggio di testimone rispetto al regista, ma anche alla madre Judy Garland, che nel 1954 aveva interpretato il film di Cukor. Però si ha l’impressione che nel 1976 il discorso arrivi un po’ in ritardo: per fare un paragone, è come Fedora rapportato a Viale del tramonto nella filmografia di Wilder, o Quando muore una stella a Il grande coltello in quella di Aldrich.
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