Espandi menu
cerca
Nina

Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film

Recensioni

L'autore

claudio1959

claudio1959

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 89
  • Post -
  • Recensioni 1596
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Nina

di claudio1959
7 stelle

Nina ultimo film di Vincent Minnelli da vedere, per capire un cinema classico americano degli anni settanta, i più belli della mia vita.

Liza Minnelli, Fernando Rey

Nina (1976): Liza Minnelli, Fernando Rey

Liza Minnelli

Nina (1976): Liza Minnelli

Nina Stati Uniti Italia Spagna 1976 la trama: Nina una nuova stella del firmamento cinematografico, presenzia alla conferenza stampa per il lancio del film di cui è la protagonista, si guarda in uno specchio dorato ed una marea di ricordi gli vengono in mente, quando diciannovenne arrivò a Roma, su invito della sua amica Valentina, cameriera in un albergo romano, per prendere servizio in albergo dove conosce serve e si affeziona alla contessa Sanziani. La recensione: Nina è un film a cui sono molto legato , perché è l’ultimo girato dal grande regista Vincent Minnelli, fu un film ferocemente stroncato dalla critica internazionale all’epoca e un flop al botteghino, però è sicuramente da rivalutare, cinema leggero, una favola candida e pura, illustra certamente un’Italia da cartolina , ambientato a Roma, perché è così che gli americani ci vedono, come in un altro bel film di Norman Jewison “Only You - Amore a prima vista” del 1994.Il titolo originale è più consono alla storia raccontata “A matter of time” - Una questione di tempo. La pellicola è molto buona, diverte e ci emoziona grazie soprattutto alla magnifica Ingrid Bergman, che interpreta in modo meraviglioso ed aulico la contessa Sanziani, donna di alta classe in miseria dopo una vita di mondanità ed eccessi, alla fine della sua esistenza, che vive persa nella sua mente, ormai sola e dimenticata da tutti. Un film coloratissimo e splendente, che illustra il tema importante del tempo che passa e......della vita che termina, come è nell’ordine naturale delle cose. Stupenda Liza Minnelli, la protagonista nel ruolo di Nina, la stella nascente. Ho sempre ammirato ed amato visceralmente, questa grande attrice cantante figlia d’arte, da ricordare il suo meritato premio Oscar, per il film “Cabaret” del 1973, di Bob Fosse. Insieme a Barbra Streisand la considero attrice di immenso livello e mi piace ricordare questa attrice cantante e regista che adoro, sono due donne “diversamente belle”. Una frase mi è rimasta impressa, una battuta di Ingrid Bergman, rivolta alla camerierina Nina “Le copie sono il simbolo della mediocrità, devi essere sempre te stessa e non somigliare a nessuna, perché il mondo ama solo gli originali”, la stessa battuta alla fine del film la dirà Nina ad una sua giovane fan. Un film tutto giocato sul tema dell’identità, una fiaba moderna, una commedia drammatica, sul senso della vita, una riflessione sulla morte,un musical, un film che ha il potere di emozionare e commuovere, zeppo di scene madri e significative, con un finale e sotto finale strepitoso , l’addio straziante della contessa Sanziani morente in un letto di ospedale dopo drammatico incidente, confortata nel trapasso da una suorina deliziosa Suor Pia, interpretata da Isabella Rossellini, nella vita la figlia di Ingrid Bergman, come Liza Minnelli la figlia di Vincent, al debutto assoluto davanti alla mdp. Il film fu sceneggiato da John Gay autore di un ottimo script, tratto da un romanzo di Maurice Druon, in ogni caso metacinema dichiarato, un film che ha una chiara ed evidente doppia narrazione,tra sogno e realtà, in un contesto surreale che era tipico del cinema americano degli anni settanta, con la canzone inserita ed incastrata benissimo nel tessuto del film ‘Do it Again’ di Gershwin. Chi ama il cinema classico e veder recitare grandi professionisti dello schermo, con svariati premi Oscar o attori famosi, anche in piccoli ruoli, lo deve vedere, cito in ordine sparso: Charles Boyer all’ultimo film della sua carriera, la giovane Tina Aumont, il nostro amato Gabriele Ferzetti, Amedeo Nazzari, pilastro del cinema nazional popolare di Raffaello Matarazzo, lo spagnolo Fernando Rey. Voto 7.5 Interpreti e personaggi Liza Minnelli: Nina Ingrid Bergman: contessa Sanziani Charles Boyer: conte Sanziani Spiros Focas[1]: Mario Tina Aumont: Valentina Gabriele Ferzetti: regista Vicari Orso Maria Guerrini: Gabriele d'Orazio Amedeo Nazzari: Tewfik Fernando Rey: Charles Van Maar Isabella Rossellini: suor Pia

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati