Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Un gruppo di amici toscani si diletta in scorribande, scherzi e bischerate. Le chiamano zingarate: viaggi senza meta soltanto per il gusto di sentirsi vivi e assicurare a se stessi la perpetuazione della sindrome di Peter Pan.
Il maestro Monicelli firma un’altra perla della sua scintillante filmografia. Una commedia dolce-amara, divertente e malinconica, un po’ come il suo protagonista, il conte Mascetti (Ugo Tognazzi), tutto e il contrario di tutto, squilibrato al punto da finire per sembrare equilibrato. La sceneggiatura in fondo è costituita da una summa di episodi, tuttavia legati con intelligenza e buongusto: l’espediente della voce fuori campo (del Perozzi – Philippe Noiret , doppiato da Montagnani), unitamente ad una matrice malinconica (sottolineato dalla caratteristica colonna sonora), ne fa un film unico, vicino a “Brutti, sporchi e cattivi” di Scola per stile, ma non assimilabile a nessun altro prodotto della cinematografia nostrana. Capolavoro.
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