Regia di Matt Reeves vedi scheda film
Ultimo capitolo della fortunata saga, ispirata al romanzo di Pierre Boulle. Ottimo film di fantascienza
Ultimo capitolo, per il momento,della saga.Siamo nell'anno 2028,dopo due anni dall'inizio dell'epica guerra tra le scimmie, guidate dallo scimpanzè,ormai evoluto ed emancipato, Cesare e gli umani sopravvissuti. Un manipolo di soldati statunitensi, guidato da un feroce e sadico colonnello, che non vuole lasciare la supremazia ai primati, al grido di "siamo l'inizio e la fine",dà la caccia alle scimmie per annientarle completamente,in primis, proprio Cesare,geniale condottiero e riferimento dei primati super-intelligenti,onde poter recuperare il primato della razza umana.Quattro scimmie, a cui si unirà una bambina umana muta e poi una quinta trovatella, s'inoltrano a cavallo, attraverso lande desolate e innevate alla ricerca del fortino, dove è asserragliato l'uomo che potrà decidere l'esito del conflitto,le sorti delle due specie e il destino di tutto il pianeta.Dopo tante battaglie e scontri, tra le due diverse specie,si ritroveranno finalmente uno di fronte all'altro per la resa dei conti finale,Il comandante dell'ultimo assembramento umano,una specie di Kurtz di Coppoliana memoria,con il volto pieno di trucco mimetico, che si rade la testa pelata mentre guarda avanti a sé, folle,privo di umanità e di pietà,ha immolato perfino il figlio,per la sua causa e lo scimpanzè Cesare, che dopo aver abbracciato la politica pacifista, che lo aveva visto vincente contrapporsi ad un Koba assetato di sangue e guerrafondaio,ha ormai abbandonato quella condotta,bruciato dal desiderio di vendetta,per la crudeltà con cui l'uomo gli ha strappato la sua famiglia, in un ultimo estenuante combattimento.
Questo film, che chiude idealmente la trilogia dei "rebot" del "pianeta delle scimmie" ispirati al romanzo di Boulle del 1963,ha ormai abbandonato definitivamente il tratto filosofico-esistenzialista,per assumere la fisionomia di un vero e proprio film di fanta-avventura,di respiro epico, con una tensione da action-movie, un'atmosfera cupa e crepuscolareggiante,in un clima post-apocalittico,in cui avanza l'eroe ormai sconsolato e solitario,disincantato e disilluso, come nei vecchi western e non è un uomo, bensì una scimmia.Capovolgimento dei valori,il vero animale è l'uomo incapace di slanci e di solidarietà,perfido e rancoroso,mentre la scimmia anche se più primitiva e semplice, è però più incline al perdono e soprattutto riesce a fare "squadra" dice Cesare ;"scimmie unite più forti" Film esteticamente pregiatissimo,si avvale di una tecnica cinematografica raffinata,di effetti speciali sbalorditivi,abbinando grafica digitale a virtuosismi tecnologici,il regista firma un'opera indimenticabile, creando una meravigliosa "magia"cinematografica
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