Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Anzitutto il genere; poliedrico e indefinibile (come piace a Tarantino); c’è azione, sì, ma anche un po’ di malsana commedia; a tratti drammatico…certamente anche noir; già questo rappresenta un primo punto di forza. Poi c’è la struttura narrativa, cronologicamente frammentata (per la gioia di ogni montatore un po’ “pazzerello”), ma perfettamente ricostruibile (ex post). Lo stile è a tratti frizzante, spesso piacevolmente rilassato (e rilassante), ma anche – a volte – carico di tensione (mai eccessiva).
I personaggi sono unici (Travolta – abbandonati i panni del ricciuto ballerino – è strepitoso; il personaggio di S.L.Jackson, Jules Winnfield - il quale, da “angelo della morte”, vive una divertente fase di mistica redenzione – è leggenda), tutti azzeccati, tutti diversi, ma condividono il fatto di partecipare a quel surreale e immaginifico mosaico di esperienze congegnato da Tarantino.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta