Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Una coppia di sbandati fa colazione in un bar che poi decide di rapinare; due gangster spietati, uno bianco eroinomane (Vincent) e uno nero (Jules, interpretato da un super Samuel L. Jackson) che cita un passo biblico prima di uccidere per intimorire. Parlano di massaggi ai piedi, di ketchup e maionese, della droga di Amsterdam per poi massacrare senza pietà i loro obiettivi; un grosso boss di colore, Marsellus; una giovane, moglie del boss, cocainomane, annoiata e maliziosa, che Vincent deve accompagnare fuori a spasso per una serata; un pugile corrotto (Bruce Willis) che vince un match che avrebbe dovuto perdere; un distinto signore che "risolve problemi"...Tutto questo è Pulp Fiction!
Un gigantesco puzzle dove tutto torna armoniosamente alla perfezione, tanti tasselli diversi che trovano il loro giusto incastro per fondersi in un'opera visiva di due ore e mezzo che lascia abbagliati e diverte, grazie alla gran fusione di generi che Tarantino mette in scena. Pulp Fiction è un film che intrattiene in modo eccellente e strutturato in modo ardito e geniale, al punto da sembrare frutto di un astuto e consumato cineasta e non di un trentunenne con la passione per i B-movie e l'exploitation.
I continui flashback si risolvono nell'innovativa struttura narrativa ad anello e i dialoghi sono quanto mai realistici e cinici. Sceneggiatura pressoché perfetta e comunque sorretta da ottime prove interpretative, grazie ad un cast ottimo ma anche a scelte indovinate volte al "recupero" artistico (un perfetto John Travolta, adesso in disgrazia al punto da fare l'idiota con la Hunziker negli spot della Telecom), Pulp Fiction è un film ricco di trovate, situazioni e personaggi da ricordare, dalle scene di violenza all'incredibile Mr. Wolf (Harvey Keitel), passando per scene esplicite in cui i protagonisti assumono droghe ed altre che allungherebbero terribilmente l'elenco. Eccezionale.
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