Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Vestiti in maniera pressoche'identica,pistola pronta a far fuoco alla mano,John Travolta e Samuel L.Jackson sembrano una parodia violenta dei "Blues Brothers":killers professionisti,ma anche ferocemente cialtroni,sono solo due delle molte figure che animano il film vincitore della Palma d'Oro nel '94,e rischio'di soffiare l'Oscar a "Forrest Gump".Simile per ambientazione(la malavita di una grande citta'americana),e stile(molte storie che tornano a formarne una intera,si concludono continuandone una parallela),all'opera d'esordio di Tarantino,"Le jene":ma questo secondo lavoro accentua la vena grottesca e umoristica del suo autore.Molto piu'colto di quanto non voglia far sembrare,con numerose citazioni per cinefili,"Pulp fiction" si rivela congegnato come un meccanismo ad alta precisione,in cui magari un personaggio muore a meta'proiezione per poi ricomparire piu'avanti,per spiegarci cosa l'ha portato nella situazione di cui prima.Satira del "noir",parodia di molti aspetti del consumismo della societa'americana,omaggio al cinema inteso come specchio del disagio dei tempi(infatti,questo film E' gli anni 90:apparentemente sconclusionato e senza un obbiettivo preciso,in realta'molto piu'programmato di altri)?Forse tutte queste cose.E'un film d'autore,pieno di finezze registiche,e tuttavia lascia un vago senso di divagazione fine a se stessa,anche per la dilatazione dei dialoghi.Tra le molte scene da ricordare,almeno lo sgangherato twist di Travolta e Uma Thurman,e nel cast,tutti bravissimi,ma i migliori sono Keitel,la Thurman,Willis in una delle sue migliori interpretazioni,Jackson,e un Travolta da Oscar.
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