Regia di Giancarlo Soldi vedi scheda film
Cinque registi italiani da Oscar raccontano il loro amore per il cinema.
Bernardo Bertolucci, Tornatore, Salvatores, Benigni e Sorrentino: cinque premi Oscar italiani per il miglior film mondiale si raccontano dal punto di vista artistico: dagli esordi alla contemporaneità, le pellicole che li hanno segnati, i registi che prendono a riferimento, come si comportano sul set, che obiettivi hanno quando realizzano un'opera, il rapporto con la tecnologia... Tante curiosità emergono da questi cinquanta minuti di documentario, altrettante belle parole (e pure troppa diplomazia, va riscontrato) tratte da interviste originali e qualche immagine d'archivio (i protagonisti sui rispettivi set, oppure scene dei vecchi film da loro citati) compongono il lavoro di Giancarlo Soldi, cineasta dal piglio autoriale già dietro la macchina da presa per documentari di argomento fumettistico (Nuvole parlanti, Come Tex nessuno mai), per qualche progetto televisivo e per il lungometraggio a soggetto Nero, del 1992, scritto insieme al papà di Dylan Dog Tiziano Sclavi. Soldi, anche autore della sceneggiatura insieme a Marco Lodoli, lascia i suoi protagonisti sbrigliati e il risultato è una piacevole chiacchierata amichevole, nella quale si incrociano le voci dei cinque registi. L'unica sensazione spiacevole derivante da Cinque mondi è quella, inevitabile d'altronde, del rovinare di un'arte e di un'industria che tanto ha rappresentato per l'Italia e che oggi versa in condizioni drammatiche. 6/10.
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