Regia di Yaniv Berman vedi scheda film
FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2016 - SELEZIONE UFFICIALE
La guerra ufficiale che allontana i padri di famiglia di un quartiere residenziale destinato alle famiglie dei militari israeliani; la guerra privata che si cicatrizzazione nell'animo turbato di una gioventù che non accetta di starne al di fuori, da tutta questa violenza, anzi ne rivendica i tratti più spietati e spregiudicati, celebrando riti di morte col sacrificio di piccoli animali selvatici uccisi e dati in pasto ad un immaginario mostro annidato dentro ad un pozzo all'interno di un fortino da guerra americano abbandonato da tempo.
Quando nel rifugio si insediano di nascosto due soldati disertori, per i quattro bambini, sentiti si defraudati, si innesta un sentimento di ribellione che li spinge a reagire con estrema violenza, accendo in ognuno di essi un sentimento di vendetta ed una tattica mimare che li rende vere e proprie armi da guerra senza pietà.
Un'opera prima che destabilizzare e si trasforma presto in un teorema orrorifico di mutazione e lotta senza tregua.
Una spirale di violenza che rende i ragazzi degli automi tatticamente autoformatisi per reagire ad un sopruso con una agghiacciante freddezza e risolutezza di intenti.
Quasi una rilettura colma di metafore de Il signore delle mosche, nell'epicentro di uno dei focolai di guerra più irriducibili nella lotta tra popoli, dove lo scontro si sposta su una stessa razza e diviene un sanguinoso e tetro conflitto socio-generazionale.
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