Regia di Michael Cuesta vedi scheda film
NEI CINEMA ITALIANI DAL 23 NOVEMBRE 2017
VISTO SU RAI PLAY
Un film che mostra come un certo cinema statunitense provi a giustificare i metodi assai poco ortodossi con cui i servizi segreti conducono e portano a termine le loro missioni per salvare il mondo dai cattivi di sempre. Nel caso di questo lungometraggio dello specialista di serie tv thriller e poliziesche Michael Cuesta, l’intuizione della CIA (Central Intelligence Agency) è di sfruttare la sete di vendetta di un giovane dotato di straordinario talento omicida per neutralizzare la minaccia di un’esplosione nucleare.
Al netto delle inevitabili esagerazioni e della spudorata scorrettezza politica della vicenda, American Assassin è un film d’azione piacevole da seguire, ben costruito nelle tante scene di combattimento, con dialoghi sorprendentemente credibili anche nei momenti più a rischio di puerilità, grazie a un discreto cript e ad alcuni componenti del cast. Il finale è, come spesso accade in questo genere cinematografico, inaccettabile per banalità, ma non al punto da inficiare la totalità del lavoro del regista newyorkese.
A fare la parte del leone è senza dubbio un attore sempre efficace come il ‘vecchio’ Michael Keaton (classe 1951), che ho di recente ammirato nel coraggioso Worth - Il patto (2020). Qui, l’indimenticato Batman di Tim Burton regala allo spettatore uno spudorato agente segreto al limite del pensionamento e ormai impegnato nell’addestramento reclute, una sorta di sergente istruttore dei marines cui viene affidato il compito di inquadrare nell’Agenzia il ribelle ma promettentissimo 25enne cui un attentato terroristico ha strappato l’adorata promessa sposa. Nei panni dell’allievo troviamo l’intraprendente Dylan O'Brien, conosciuto dal grande pubblico grazie alla fantasaga di Maze Runner che gli ha palesemente fornito l’armamentario recitativo adatto alle scene di azione. Il ruolo del villain ce l’ha il non ancora sbocciato Taylor Kitsch (Le belve, di Oliver Stone nel 2012), nei panni dell’ex agente andato fuori di testa e che per ragioni personali si prodiga nel piano di distruzione di mezzo mondo.
Buona parte dell’opera è ambientata e realmente girata in una Roma scintillante per bellezza ma anche cupa di poteri mafiosi e sudici sotterranei. Interessanti, soprattutto, le scene realizzate in quel gigantesco set adatto alle atmosfere più distopiche che è il ‘serpentone’ di Corviale, sulla via Portuense.
Con tutti i limiti del caso American Assassin è un action-movie divertente e abbastanza plausibile, che supera la sufficienza. Consigliato per quasi due ore di puro svago. Voto 6,5.
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