Allineata allo spirito del tempo e impegnata a colmare le richieste di un intrattenimento spettacolare ma costruttivo, Hollywood ha incominciato a considerare i generi cinematografici senza distinzione di sorta e quale contenitore unico di fatti e personaggi prelevati dalla realtà. Tra le opzioni possibili quella stabilita con il filone dei cosiddetti film catastrofici offre il vantaggio – per ovvi motivi – di flirtare con il box-office e, quindi, di poter legare gli scopi commerciali tipici del caso a una giusta causa come quella presente nel nuovo lungometraggio di Joseph Kosinski (Tron Legacy, Oblivion), dedicato alla vicenda dei Granite Mountain Hotshots, la squadra di pompieri che nel 2013 perse la vita nel tentativo di contrastare l’incendio scoppiato nei pressi in Arizona. Assurti a simbolo di massimo eroismo dopo i fatti dell’11 settembre, gli ideali e il coraggio dei pompieri americani trovano la loro apoteosi in "Fire Squad – Incubo di fuoco", non solo per il triste epilogo riservato ai protagonisti della vicenda, ma perché la sceneggiatura fa di loro una vera e propria incarnazione dei valori più alti della società americana.
Da questo punto di vista Fire Squad – Incubo di fuoco non sfugge all’esaltazione che sempre accompagna le celebrazioni del patriottismo yankees e quelle riferite allo spirito di adattamento e all’unità d’intenti messi in mostra quando si tratta di far fronte al pericolo comune. Così capita anche nella descrizione dell’addestramento necessario a trasformare i volenterosi ragazzi in specialisti del pericolo, chiamati a fronteggiarlo laddove si rivela più letale: alle cene e alle bevute organizzate per cementare amicizia e lo spirito di corpo, già da sole territorio d’elezione per certo tipo di sviolinate, si aggiunge, infatti, il surplus di retorica connesso alle vicissitudini del personaggio interpretato dal bravo Miles Teller, recuperato alla causa da una vita disgraziata e fallimentare grazie alla virtù della comunità/nazione che vince la scommessa dando fiducia al reprobo. Appesantito dal fardello drammaturgico Fire Squad riesce a salvaguardare le interpretazioni dei vari Josh Brolin,Jeff Bridges e di una sempre più anoressica Jennifer Connelly dall’enfasi narrativa di certi passaggi e può comunque contare sulla regia visionaria di Kosinski, a suo agio quando si tratta di trasportare la storia su un piano metafisico e avventuroso.
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