Regia di John Waters vedi scheda film
Una famiglia perfetta. Una moglie perfetta. Un'assassina perfetta.
Beverly è un'adorabile madre di famiglia con due figli, ambientalista, raffinata, ecologista. Ha tuttavia un lato oscuro, che la spinge ad uccidere chiunque faccia un torto a lei o alla sua famiglia, mascherando poi il fatto con un sorriso angelico. E così elimina dalla faccia della terra sei persone, tutte contraddistinte da un difetto per lei intollerabile, che la porteranno ad essere processata.
Kathleen Turner recita magnificamente in questo film avendo sia l'aria da folle psicopatica sia quella da persona 'innocentissima'; viene inoltre aiutata da un buon cast comprimario (degni di nota sono il marito, con la sua aria da ebete e la mitica Dottie). La sceneggiatura è buona e in un certo senso innovativa, prende in giro tutto e tutti, mostra l'ipocrisia di fondo che alla fine ci caratterizza e critica profondamente la società americana.
Il regista ha però quel gusto per l'orrido, inutile ai fini della trama, che francamente avrebbe potuto evitare: ci sono infatti delle scene che provocano volutamente disgusto. Ci sono inoltre le sequenze degli omicidi, talvolta più, talvolta meno cruente, che possono dare fastidio ai più piccoli, a chi odia la vista del sangue e a chi crede che non si debba scherzare su certi argomenti quali la morte delle persone.
E' proprio il 'cattivo gusto' del film che spiega il suo flop al botteghino: tratta contenuti che, per un motivo o per un altro, possono dare fastidio. Non è quindi un film per tutti ed è un vero peccato; eliminando qualche volgarità il pubblico si sarebbe diviso molto meno e il risultato sarebbe stato ancora migliore. D'altro canto, è proprio nello scopo del regista creare 'scandalo' e andare controcorrente. Chi ha ragione, chi ha torto? Ognuno scelga da che parte stare.
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