Regia di John Waters vedi scheda film
John Waters, regista e personaggio eccentrico, dall’ironia sarcastica, dissacrante e tagliente, avvertite sin dai titoli di apertura l’incauto spettatore dei toni che ispirano questa folle e grottesca commedia: tutti i fatti sono ispirati ad una storia vera, ma per proteggere i reali protagonisti alcuni nomi sono stati cambiati.
E già qui comincia la presa in giro di certe pellicole che ambiscono a ricostruire vicende di cronaca nera, perché, di fatto, la storia della mamma killer è una pura invenzione, neppure troppo fantasiosa, che serve a smontare e criticare l’ipocrisia di una società americana falso perbenista, ossessionata dalla perfezione ma infetta da un marciume nascosto nelle persone vicine e più insospettati. E così Beverly Sutphin, madre, moglie e casalinga irreprensibile, si trasforma in un’omicida seriale per i motivi più disparati e spesso futili.
Alla fine, niente di più sconvolgente del vecchio adagio “l’apparenza inganna”, però a rendere divertente e stuzzicante la visione ci pensala magnifica prova di una mostruosamente convincente Kathleen Turner nel ruolo bifronte di una donna tanto affettuosa e gentile quanto sadica e violenta, e le tante citazioni disseminate lungo la visione, che sono anche omaggi alla cultura cinematografica e musicale contemporanea.
Politicamente scorretto, consigliato a chi predilige l’umorismo macabro.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta