La recensione su La signora ammazzatutti

di Marco Poggi

8 stelle

Il miglior film di Kathleen Turner degli anni'90: una commedia nera divertente, sboccata, splatter ed irriverente quanto il suo regista: John Waters. Azzeccati anche Matthew Lillard, Ricki Lake e Sam Waterston, nel ruolo dei familiari della mamma killer. Ottimo il doppiaggio italiano con gli stessi attori de "LA GUERRA DEI ROSES".

Kathleen Turner ne "La signora ammazzatutti (serial mom)", commedia nera diretta con maestria da John Waters nel 1994, risorge dai suoi flop d'inizio anni'90, per riprendersi la corona di regina della commedia nera. Nella pellicola in questione, l'attrice è Beverly Suthphin, una casalinga quarantenne apparentemente tranquilla di Baltimora, con tanto di marito dentista un pò frescone (Sam Waterston di "Urla del silenzio") e due figli a carico, una ragazza un pò "in carne" (Ricki Lake di "Grasso è bello") e un maniaco dei film horror (Matthew Lillard di "Scream" e "Scooby doo"). La donna e buona e cara, ma se qualcuno gli tocca il marito, o i figli, quel qualcuno può ritrovarsi investito da un auto, accoltellato da un paio di forbici, infilzato da un attizzatoio e persino colpito a morte con un cosciotto d'agnello. Il fatto è che poi la polizia la cattura e la donna diviene una specie di eroina per i mass media e la gente comune, tanto che si cava dagli impicci da sola, difendendosi meglio di Perry Mason e Matlock al suo processo. Che dire ? La Turner fa il verso a Divine, l'attore travestito feticcio di John Waters, morto anni prima, ma ritrova una grinta e una carica invidiabile, forse superiore alla già perfida Barbara Rose de "La guerra dei Roses". Quindi, attenti a certe casalinghe potrebbero nascondere una doppia peronalità...omicida!