Regia di Bryan Bertino vedi scheda film
Lo si potrebbe definire un film low cost ed è ciò che Bryan Bertino ha sicuramente voluto , ma viene naturale pensare che sia " low" anche per altri versi. Cercare di fornire un interpretazione freudiana del ' mostro sarebbe fuori luogo perchè si tratta solo di effetti speciali in realtà mediocri .Voler attribuire intrecci di simbolismi esistenziali elaborando il rapporto madre- figlia risulta puerile quanto la trama stessa che di per sè è vuota di contenuto e totalmente sprovvista di profondità .Sceneggiatura priva di creatività e significativamente claustrofobica poichè la regia ha voluto che ,a parte l 'inopportuno succedersi di noiosi e cupi flash back,il film si svolga di notte e per 3/4 all ' interno di autoveicoli.L ' interpretazione di Zoe Kazan non è tra le peggiori ma pure se la sua espressività ben si adatta all ' emotività di una madre alcolista e sociopatica , si finisce effettivamente , per augurarci che un mostro se la divori il più rapidamente possibile e potendo ,se la porti via. Invece,incurante dell'antipatia di cui Zoe fa naturale sfoggio ,il regista ce la rende indigesta sino all 'ultimo boccone.
Il finale e le scontate azioni delle due protagoniste sono troppo prevedibili poichè abbiamo visto e rivisto le stesse scene succedersi all' infinito ma con diversi interpreti , nei numerosi film dai quali Bryan Bertino, in preda ad un evidente 'blocco di produzione ' ha tratto ispirazione.Nulla di meno sorprendente se
,scopiazzando idee e trucchi la trama finisce per inabissarsi nel consueto tentativo di riscatto finale della madre - alcoolista -addicted .Helas ho guardato anche questo film in V.O e per una volta sono rimasta sorpresa ( cosa rara) dalla conformità del doppiaggio nella versione italiana.Amen.
Voto 3
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