Regia di Dario Argento vedi scheda film
venerdì 29-08-03 tenebre di dario argento. nonostante i tagli rimane comunque un bel film perchè è interessante il punto di vista del regista. si vede che al buon dario non interessa poi tanto l'intreccio, ma che ha concepito il suo film come un chic-cheap(di modo che i suoi detrattori lo intendessero come un filmaccio d'accoltellamenti e uccisioni). può sembrare la solita dismember feast(di fatto lo è ma solo per i detentori delle cassette o dei dvd UNCUT)e invece è uno di quei progetti della vita felicemente riusciti che uno dei miei registi mi ha regalato. non si può che rimanere incantati di fronte a cotanta manifestazione di sadismo e violenza. il film se ne nutre come sembra nutrirsi della tensione che monta inesorabile in chi vede il film.
la recitazione come sempre negli argento d.o.c. è fumettistica, ma è giusto che sia così. è finta come il sangue che scorre, rosso come il rosso della ciliegia o di una ferrari. come dice bene argento stesso, è una follia che genera altra follia in altri folli fino a tornare al folle primigenio. il cerchio si chiude e così la storia. un film di dettagli, di colori freddi, dove l'unica nota stonata è il rosso del sangue e delle scarpe col tacco a spillo. il colore scatenante della follia, una follia disturbante di un'ombra contro il muro che si contorce fino a quando non ingerisce delle pillole(un'ombra deforme anche in phenomena). colori d'acciaio e d'interni bianchi, di piazze assolate, dove poi s'incontrano e arriva la dismember feast, dopo averci mozzato il fiato con un'attesa spasmodica ancora più assassina dell'atto penetrante della lama nella carne. la morte infine è il momento di rilassatezza e di pace fino al prossimo istinto omicida.
la violenza del regista nei confronti di se stesso(forse, ma forse è analisi da 4 soldi)e del suo adorante pubblico, si dimostra appieno nella lunga scena di cui è protagonista lara wendel. ripeto nonostante i tagli nella parte gore(interrompere il film in quel punto, ci sarebbe da citare la universal per danni CAZZZZO!!!!!)è UNA VERA TORTURA DEGLI SPILLI CONFICCATI SOTTO LE UNGHIE.
si arriva alla sua naturale fine sollevati, non curanti del massacro alla quale la povera vittima è stata sottoposta.
alla fine poi come al solito la vera vittima di tutto ciò è il buon dario che introducendoci nel suo personale incubo alla luce del giorno, si vede la propria opera non accettata o non capita, ma quel che è peggio, fatta a pezzi dalla censura. anche qui il lavoro sugli attori, ballerini dei massacri coreografati, è buono. visi noti e sconosciuti entrano ed escono(molto male)
dall'inquadratura e rimangono presiosa testimonianza nell'archivio della memoria.
ancora una volta cambierei il modo di pensare di queste(queste!?!?! prima queste, ora QUESTA)FOTTUTE paytv. basta il motto, meglio monche che non vederle del tutto. la paytv millanta servizi che manco la fantasia di tolkien e deve quindi adoperarsi per i suoi iscritti PAGANTI in modo che vedano i film nelle condizioni migliori e quindi magari integri.
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