Regia di Amasi Damiani vedi scheda film
Il ritrovamento di un cane abbandonato per strada fa sì che Ciro, commesso di libreria con la passione delle discoteche, incontri Beatrice, coetanea di buona famiglia. Ma anche Luca corteggia Beatrice e nasce così una rivalità tra i due ragazzi.
Come regista Amasi Damiani si è sempre aggirato nei dintorni della serie B del cinema nostrano, ma in zona di bassa classifica; con questo L'anno dei gatti, noto anche con il titolo de I ragazzi della discoteca, il Nostro tenta la carta della commedia adolescenziale-sentimentale incentrata su un gruppo di amici variopinto, all'insegna di una rivalità per una ragazza e con il filo rosso della musica da discoteca. Nulla di trascendentale, anzi, ma la confezione è accettabile e la storia fluente a sufficienza, pur non raccontando alcunché di originale; la sceneggiatura è di Claudio Sorrentino, che è anche tra gli interpreti, e prende spunto da un soggetto dello stesso Damiani. Altri interpreti, in un cast che non sfoggia nomi di particolare rilievo: Lilli Randi, Marc Boyce, Aldo Massasso, Eolo Capritti – la qualità della recitazione è quella che è, inutile aggiungere altro. Il titolo sembra quasi ammiccare ai Gatti di vicolo Miracoli, all'epoca sulla cresta dell'onda, ma questa potrebbe essere semplicemente un'idea errata; eppure il fatto che in quello stesso anno uscisse Arrivano i gatti (1979) lascia qualche legittimo dubbio a riguardo. Sempre nel 1979, del resto, Damiani licenziava la pellicola che maggiormente gli diede notorietà, seppure protetto dallo pseudonimo A. Van Dike: Cicciolina amore mio (co-regia con Bruno Mattei). 2,5/10.
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