Regia di Thomas Kruithof vedi scheda film
Un film a cavallo tra thriller e lo spionaggio. Un uomo di mezza età, di professione contabile, molto preciso e metodico in ambito lavorativo, sebbene affetto da problemi di alcool, rimane disoccupato in seguito ad una crisi di nervi. Dopo un paio di anni senza occupazione, accetta da un individuo misterioso il ben retribuito incarico di trascrivere delle intercettazioni telefoniche avvalendosi esclusivamente di strumenti "analogici", ovvero nastri e macchina da scrivere. Presto il protagonista capisce di essere finito all'interno di un complesso intrigo che coinvolge servizi segreti e "centri di potere", il quale mette a rischio la sua stessa vita. Ma costui non è disponibile a farsi manovrare ciecamente; pertanto, per prima cosa cerca di comprendere in quale situazione sia finito, e poi, di conseguenza, reagisce. Il film, dal ritmo molto lento e dall'atmosfera opprimente, resa dai colori scuri e dai dialoghi essenziali, effettua uno studio approfondito sul protagonista - un uomo comune, certamente non un eroe - il quale è costretto a mettere insieme gli elementi necessari a trovare una via di scampo. La sua confusione è data dalla difficoltà di rintracciare tali elementi, e dividere, tra i misteriosi personaggi con i quali viene a contatto, i "buoni" - se ve ne sono - dai "cattivi". La regìa fa in modo di non fornire allo spettatore alcun dato che il protagonista non abbia; pertanto egli vive la stessa incertezza del personaggio principale, solo in parte dissipata a conclusione della narrazione, quando emerge qualche dettaglio sulla natura della vicenda posta dietro l'incarico di trascrivere le intercettazioni. Il regista tratteggia un mondo di "comparti stagni" legati tra loro, nel quale vige il principio della riservatezza, tutelata tramite il divieto di lasciare dati in formato digitale, suscettibile di una più facile copia. Apprezzabile l'attore Francois Cluzet nei panni del protagonista, esprime con realismo le emozioni del personaggio, un tipo solitario ed introverso. Un discreto film; basa il suo valore su atmosfere e studio del protagonista. L'azione è quasi completamente assente, ma non se ne sente la mancanza.
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