Nell'anno 2046, Berlino è diventata un crocevia di immigrati, un luogo dove Oriente e Occidente sono in continuo scontro. Leo Beiler, un barista muto, ha un motivo solo per vivervi ed è rappresentato dalla sua amata, scomparsa nel nulla. La sua ricerca lo porta nelle profondità del ventre della città, dove una coppia di chirurghi americani sembra essere l'unico indizio ricorrente. Leo non sa se deve fidarsi dei due, che potrebbero essere coloro che deve invece temere di più.
Sicuramente un film di qualità, forse non interessante come Moon ma solitamente il secondo capitolo di una trilogia (anche se anomala) non è mai il migliore ma solo funzionale.
Delusione. Duncan Jones irriconoscibile, per la pochezza della trama e la pressoché totale assenza di un tema forte e interessante come per Moon e Source code. Ma erano suoi anche quelli?
pasticciaccio pseudo-fantascientifico che scimmiotta una decina di film precedenti, non aggiungendoci niente di nuovo. tutto è risaputo, specialmente la visionarietà. il Duncan Jones del notevole Moon si è da tempo perduto in un vacuo e innocuo mainstream. il film dura 126 minuti ma di fatto ne finisce almeno 20 prima.
E il nuovo film di Duncan Jones è stato stroncato.
Quanto del fallimento è da attribuire alle astronomiche aspettative che pesavano nei confronti del regista di quel capolavoro che fu Moon?
Forse più di quello che si dice,forse meno. Mute ha dei meriti e dei demeriti detto in modo molto banale. Non è un disastro ma non è neanche… leggi tutto
Per non essere un critico e neanche un artista delle parole come molti su questo forum, mi verrebbe da citare, piuttosto che il film, le pessime critiche date quasi all'unanimitá ad un prodotto di qualitá eccellente! Ma andiamo oltre e spendiamo invece due parole al film e al suo creatore: Duncan Jones che cosí come il padre, va per la sua strada e se ne fotte… leggi tutto
Un barista muto si addentra nei bassifondi di una metropoli distopica alla ricerca della fidanzata, scomparsa nel nulla. Tutti gli indizi lo portano a due chirurghi folli, veri e propri macellai di carne umana.
Mute è il quarto film diretto da Duncan Jones, tratto da un suo soggetto con una sceneggiatura da lui stesso scritta insieme a Michael Robert Jonson; è stato lo stesso… leggi tutto
Berlino 2046.La ragazza di un barista muto viene rapita, lui è pronto a tutto per ritrovarla e salvarla.
Forse non esagero a dire che “Mute” di Duncan Jones si possa sintetizzare nelle due righe soprastanti, perché con questa sua ultima fatica siamo lontani sia da quel piccolo gioiello che è Moon, sia dal buon sci-fi Source Code.…
Un barista muto si addentra nei bassifondi di una metropoli distopica alla ricerca della fidanzata, scomparsa nel nulla. Tutti gli indizi lo portano a due chirurghi folli, veri e propri macellai di carne umana.
Mute è il quarto film diretto da Duncan Jones, tratto da un suo soggetto con una sceneggiatura da lui stesso scritta insieme a Michael Robert Jonson; è stato lo stesso…
Per non essere un critico e neanche un artista delle parole come molti su questo forum, mi verrebbe da citare, piuttosto che il film, le pessime critiche date quasi all'unanimitá ad un prodotto di qualitá eccellente! Ma andiamo oltre e spendiamo invece due parole al film e al suo creatore: Duncan Jones che cosí come il padre, va per la sua strada e se ne fotte…
E il nuovo film di Duncan Jones è stato stroncato.
Quanto del fallimento è da attribuire alle astronomiche aspettative che pesavano nei confronti del regista di quel capolavoro che fu Moon?
Forse più di quello che si dice,forse meno. Mute ha dei meriti e dei demeriti detto in modo molto banale. Non è un disastro ma non è neanche…
NETFLIX
Sia che ci si trovi nella Berlino futurista e ipertecnologica del 2050, che invece ci trovassimo nella attuale contemporaneità o piuttosto anche nel passato, Mute, titolo dell’ultima fatica Netflix a gran budget che si riferisce alla condizione fisica che caratterizza il “gigante buono” protagonista della sua dolorosa, financo romantica vicenda –…
Un barista Amish affetto da mutismo inizia una romantica relazione con la cameriera del locale notturno con cui condivide il posto di lavoro. La ragazza ad un tratto sparirà, portandosi via con se un oscuro segreto. Le indagini spingeranno "Leo" tra le bande criminali nei meandri di una Berlino del 2050. Come si potrebbe ben comprendere dal plot a grandi linee (e dalla locandina)…
Spezziamo una lancia a favore di un film che è stato pesantemente bistrattato dalla critica (senso di colpa per aver dato troppo credito al regista di Moon?!). Berlino post-post, più Blade Runner che società distopica, una storia d'amore dolcissima che in un contesto ambientale del genere si interrompe per…e qui il punto: il regista spinge lo spettatore a seguirlo…
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Commenti (6) vedi tutti
pretenzioso e sconclusionato, senza spessore, spreco di attori e tempo
commento di il drugoSicuramente un film di qualità, forse non interessante come Moon ma solitamente il secondo capitolo di una trilogia (anche se anomala) non è mai il migliore ma solo funzionale.
commento di negroA coloro che piace la Sci-fi ma non solo, é un gran bel film e si gode piacevolmente!
leggi la recensione completa di AlfierDelusione. Duncan Jones irriconoscibile, per la pochezza della trama e la pressoché totale assenza di un tema forte e interessante come per Moon e Source code. Ma erano suoi anche quelli?
commento di foxtrotDolcissima storia d'amore in una Berlino post-post, più bladeranismo che distopicità.
leggi la recensione completa di vjarkivpasticciaccio pseudo-fantascientifico che scimmiotta una decina di film precedenti, non aggiungendoci niente di nuovo. tutto è risaputo, specialmente la visionarietà. il Duncan Jones del notevole Moon si è da tempo perduto in un vacuo e innocuo mainstream. il film dura 126 minuti ma di fatto ne finisce almeno 20 prima.
commento di giovenosta