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Un Natale al Sud

Regia di Federico Marsicano vedi scheda film

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La recensione su Un Natale al Sud

di mm40
1 stelle

I giovani d'oggi si fidanzano a distanza via chat e, ovviamente, non consumano. I genitori di un ragazzo milanese e quelli di un ragazzo napoletano si recano di nascosto in un centro vacanze al sud in cui si tiene il raduno degli utenti di un popolare social network, di modo da controllare, non visti, i figli e assicurarsi che montino le rispettive fidanzate.

 

Ti piacerebbe poter dire 'sempre peggio', vedendo un film come Un Natale al sud, ma purtroppo ti rendi conto immediatamente da solo che il peggio è sempre identico a sè stesso, da qualsiasi prospettiva lo si voglia osservare. Non può essere peggiorato: è tale per definizione e anche scavare, quando si è raggiunto il fondo, non serve. In questo cinepanettone Massimo Boldi ha passato la settantina, è sposato con una brutta donna di un quarto di secolo più giovane e che ciononostante ricorda come compagna di scuola (sarà stato pluriripetente, via), sogna di trapanare Anna Tatangelo e arriva pure a sfiorare questa sua bizzarra aspirazione; nel frattempo Biagio Izzo si spaccia per aspirante cantante neomelodico, la starletta televisiva Paola Caruso è una diva del burlesque ed Enzo Salvi scorreggia. Scorreggia a più non posso, praticamente entra in scena quasi solo per quello. La sceneggiatura è opera del duo Paolo Costella e Gianluca Bomprezzi e annaspa fra le mode digitali del momento (smartphone, social network, selfie aftersex, Paolo Conticini che interpreta un influencer) risultando stucchevolmente superficiale, grossolana; l'intreccio prevede le solite situazioni (Boldi e Izzo arrapati perenni, perennemente in bianco) e si risolve in un insensato finalone a tarallucci e vino e auguri di buon Natale che rimandano all'anno prossimo, in vista di un nuovo capitolo della saga, magari girato al nord. La cosa più difficile da capire è ciò che passa nella testa del pubblico che va al cinema per vedere qualcosa di simile, già sapendo che assisterà a un cumulo di volgarità gratuite in assenza di una storia solida e di una qualsivoglia morale di fondo. I gusti sono gusti, ma le ragioni che portano ad avere questo tipo di gusti andrebbero analizzate a fondo per meglio comprendere cosa sta succedendo all'Italia degli inizi del ventunesimo secolo. Esordio dietro la macchina da presa per Federico Marsicano; nel cast si segnalano anche Debora Villa, Barbara Tabita e Loredana De Nardis. 1/10.

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