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My First Highway

Regia di Kevin Meul vedi scheda film

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La recensione su My First Highway

di alan smithee
6 stelle

Aaron Roggeman

My First Highway (2016): Aaron Roggeman

FESTA DEL CINEMA DI ROMA- 2016 - ALICE NELLA CITTÀ 

Vacanze d'estate da trascorrere al mare per Benjamin, ragazzo sedicenne belga ricciolino, schivo e di poche parole, costretto ancora per questa volta a seguire i genitori e fratellino in roulotte fino a raggiungere un campeggio nel sud della Spagna.

Annoiato e distratto, conosce tuttavia una coetanea connazionale che aiuta la madre a gestire un piccolo supermercato vicino al camping.

Un giorno, per vincere la noia, i due ragazzi fuggono con la macchina del padre di lui e senza patente, verso un viaggio che li porterà incontro ad un percorso accidentato, fino a render i due ragazzi protagonisti di un grave episodio con esito cruciale, di quelli che segnano una vita.

Aaron Roggeman, Romy Lauwers

My First Highway (2016): Aaron Roggeman, Romy Lauwers

Aaron Roggeman

My First Highway (2016): Aaron Roggeman

Rientrati presso il loro domicilio, nulla per loro sarà più come prima, né tra di loro, né di fronte alla vita, che perderà quell'appeal baldanzoso e quelle curiose prerogative che rendono i giovani spesso così ottimisti, indolente e appassionati.

Ritratto originale e fosco di uno stato d'animo angosciato e teso, di una personalità adolescenziale turbolenta ma pure chiusa in sé stessa a macinare dolore, sofferenza e desiderio represso.

Aaron Roggeman, Romy Lauwers

My First Highway (2016): Aaron Roggeman, Romy Lauwers

Il regista belga Kevin Muhel adotta, accortezze visive e narrative, piuttosto interessanti: genitori ripresi sempre di sfuggita, figure opache che per Benjamin hanno perso utilità e riferimento da tempi; località di contorno atone, incolore, mediocri dove nulla di esaltante appare o da' segno di sé, lungo un'estate che è più un calvario da percorrere che un'occasione di svago; adolescenti rabbuiati, atoni, rabbiosi, protesi a difendersi o a ricercare piacere in modo selvaggio, come fiere schive, ma non per questo non bramose di soddisfazione.

Un'età tutt'altro che spensierata, la loro, dove l'ottimismo si è già fatto da parte e l'opacita' dell'essere adulti ha già contagiato chi adulto non è ancora, almeno anagraficamente.

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