Regia di Sean Baker vedi scheda film
Vedete il film e vi sentirete sempre un po' in colpa andando a Disneyworld!
Sean Baker demolisce l’ “American dream” senza possibilità di appello con questo “Florida project”, opera che costituisce una presa di consapevolezza che infrange ogni illusione di bellezza e felicità, a due passi dai parchi giochi di Orlando, mecca di ogni bambino statunitense e non solo.
Proprio lì, a due passi dal sogno, esiste una realtà parallela e squallida: i motel sorti lungo la 192 durante il boom dei parchi sono ora diventati residenza per vagabondi senza fissa dimora, per chi non può permettersi un’abitazione: famiglie senza casa che vivono alla giornata, grazie a piccoli espedienti e lavoretti di fortuna, magari derubando i turisti.
A due passi dalla magia ed il sogno si consuma la storia di Moonee, bambina di sei anni attraverso la quale il regista prova a restituire un pizzico d’innocenza al mondo, mentre quello dei grandi (della mamma di Moonee ad esempio , l’attrice lituana Bria Vinaite, esordiente come quasi tutto il resto del cast) continua ad andare in malora.
Custode del motel è Bobby (Willem Dafoe), personaggio che emana un po' di luce e speranza fra gli squallidi corridoi della struttura, immortalata da alcuni piano sequenza che ne colgono appieno il grigiore, nonostante le mura siano dipinte con un intenso fuxia, colore bugiardo come non mai.
Un'opera dal taglio neorealista, intensa e in tensione costante, con alcuni pezzi di bravura, che costringere a riflettere per un po', per poi tornare a guardare dall'altra parte.
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