Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Tra storie fantastiche, ed altre infinite, gli anni ottanta hanno regalato tanto a chi, come me, era un pargolo in quegli anni.
Forse questo non è tra i migliori a livello assoluto (almeno a livello tecnico e di fama), ma era tra i miei preferiti ai tempi ed anche oggi mi ricorda quel periodo meglio di quasi tutti gli altri, lasciandomi ancora completamente soddisfatto.
Questione di empatia forse , ma anche di una trama molto semplice, ma anche condita con una simpatia difficile da ritrovare (il buffo è all’ordine della scena e ricercato con lo spirito giusto) ed una gamma di personaggi decisamente riusciti che soppiantano un impianto senza troppi effetti speciali e visivamente datato.
Insomma nessuna artificialità particolare, ma il film funziona per questo, con una classica morale e tutto quanto (almeno una volta) ci si poteva aspettare da una vera e propria favola.
Perché le favole devono far sognare e questa ci riesce.
Molto valido Rob Reiner a sfruttare gli ingredienti della storia, coadiuvato dallo scrittore, William Goldman, che non ha abbandonato al grande schermo la sua creatura.
Lo spettacolo è assicurato ed anche se oggi è un po’ dimenticato (in tv passa molto poco rispetto agli altri classici), è uno dei migliori prodotti da recuperare dai genitori di oggi per divertirsi con i propri figli.
Molto bravo nella gestione del racconto a dimostrazione che i mezzi non sono tutto nella vita.
Molto simpatico.
Irriconoscibile ma efficace.
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