Regia di Rob Reiner vedi scheda film
Che tenerezza questa fiaba fuori tempo (massimo? Chissenefrega) intrisa di elementi smarriti nella polvere dei libri non letti più dall’età di sette anni. Rob Reiner veniva da quel trionfo di delicata semplicità emotiva di Stand by me ed era quindi uno dei più indicati registi ad impastare questa pietanza condita di fantasia a basso costo, con elegante noncuranza dei colossi del fantsy. Questa Storia fantastica non pretende nulla se non intrattenere un pubblico infantile con una trama esemplare (eroe ama principessa, principessa promessa in sposa al re cattivo, eroe perso in mille peripezie e assistito da aiutanti buffi) con spruzzate di gotico tremore (l’attacco degli strani animali simili ad armadilli carnivori, qualche morto di troppo) e divertire quegli adulti intelligenti che dovrebbero capire il senso e(ste)tico di una fiaba povera realizzata con simpatia, leggerezza, delicatezza. Cast pressoché azzeccato con note di merito all’irriconoscibile Billy Crystal nei panni del miracolante stregone che risuscita i cadaveri quasi morti e al nonno lettore Peter Falk. Che poi, riflettendoci, in fondo Fantaghirò, per spirito e tematiche generali, è il suo corrispondente italiano (di dieci anni dopo). Da far vedere ai bambini di ogni età per disintossicarli dagli Eragon e dai Narnia.
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