Piero, figlio di un rozzo e avido commerciante senese, vive fra la città, dove studia senza molto profitto, e il podere di famiglia, a Poggio a' Meli, dove si innamora della contadinella Ghìsola. Molto miope fisicamente, il ragazzo lo è anche per la sua incapacità di vedere con lucidità nella propria e nelle altrui esistenze. Il che lo porta a subire continue umiliazioni e a complicarsi la vita.
Note
Dal romanzo di Federigo Tozzi (1883-1920), una trascrizione che alterna spietate durezze a eleganze formali sin troppo compiaciute. All'attivo del film sono comunque da ascrivere le notevoli prestazioni degli attori, sia i ragazzi sia gli adulti.
La Archibugi ha fatto un paio di film decenti, ma qui, pur basandosi su uno dei testi più importanti della nostra storia letteraria a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la butta proprio di fuori.
Il problema di Con gli occhi chiusi è che non sa mai che strada prendere. Dal romanzo di Federigo Tozzi (uno dei tanti dimenticati della nostra letteratura) si poteva estrapolare qualcosa di più robusto. Il film è dignitoso, ben girato, ma gli manca una vera ragione d’esistere. Come se l’Archibugi abbia voluto dedicare la propria attenzione esclusivamente alla… leggi tutto
Con gli occhi chiusi Italia/Francia/Spagna 1994 la trama: Pietro figlio di Domenico un rozzo e gretto commerciante e ristoratore senese, vive fra la città, dove studia senza buoni risultati e il podere di famiglia, a Poggio a' Meli, dove si innamora della contadinella Ghìsola. Molto gracile fisicamente, il ragazzo è anche incapace di vedere con lucidità nella… leggi tutto
VOTO : 5. Come film, senza pensare alle fonti da cui ha attinto, mi pare assolutamente poca cosa. Narrativamente povero, messa in scena piatta, di sussulti non se ne vedono all'orizzonte. Sembra quasi un esercizio di stile fine a se stesso. Povero nella forma e nell'esposizione. Bocciato. leggi tutto
Con gli occhi chiusi Italia/Francia/Spagna 1994 la trama: Pietro figlio di Domenico un rozzo e gretto commerciante e ristoratore senese, vive fra la città, dove studia senza buoni risultati e il podere di famiglia, a Poggio a' Meli, dove si innamora della contadinella Ghìsola. Molto gracile fisicamente, il ragazzo è anche incapace di vedere con lucidità nella…
Nelle campagne senesi vive il miope Pietro, giovane timido e ingenuo, con un padre dispotico e una cotta inconfessabile per una ragazza che, si scoprirà, fa la prostituta. Ciononostante Pietro prosegue ad amarla, negando a sé stesso l’evidenza.
Quarta regia per Francesca Archibugi, a un anno di distanza dal buon successo de Il grande cocomero (1993), dal quale la regista…
Il problema di Con gli occhi chiusi è che non sa mai che strada prendere. Dal romanzo di Federigo Tozzi (uno dei tanti dimenticati della nostra letteratura) si poteva estrapolare qualcosa di più robusto. Il film è dignitoso, ben girato, ma gli manca una vera ragione d’esistere. Come se l’Archibugi abbia voluto dedicare la propria attenzione esclusivamente alla…
Sarà perché ho iniziato l'anno con una bella febbre e non avevo niente di meglio da fare che mi sono fermato a pensare a quali film mi hanno influenzato a tal punto da farmi tornare a riflettere…
VOTO : 5. Come film, senza pensare alle fonti da cui ha attinto, mi pare assolutamente poca cosa. Narrativamente povero, messa in scena piatta, di sussulti non se ne vedono all'orizzonte. Sembra quasi un esercizio di stile fine a se stesso. Povero nella forma e nell'esposizione. Bocciato.
Gli occhi chiusi del titolo, non soltanto da una forte miopia ma soprattutto metaforicamente, sono quelli dell'adolescente Pietro, rampollo di una ricchissima famiglia della campagna senese, innamorato fin da piccolo di un'orfanella proletaria che fa da guardiana al pollaio di suo padre (Marco Messeri), individuo tirannico, violento e fedifrago. Quando Pietro decide di sposare l'orfanella ormai…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (2) vedi tutti
"Avessi vent'anni io, sapessi come me la rigirerei..." "Che cosa?" "La passera!" Dialogo tra Domenico e Pietro padre e figlio.
leggi la recensione completa di claudio1959La Archibugi ha fatto un paio di film decenti, ma qui, pur basandosi su uno dei testi più importanti della nostra storia letteraria a cavallo tra il XIX e il XX secolo, la butta proprio di fuori.
commento di sasso67