Regia di Giacomo Campiotti vedi scheda film
Una storia famigliare difficile, se non impossibile in termini di convivenza, con un padre che a parole ama tutti, figli e madri, indiscriminatamente, ma nei fatti, assente o presente ininfluente, probabilmente non pensa che a sè stesso. Bella prova per Bentivoglio, per questo film diretto e scritto (insieme a Marco Piatti) da Campiotti, proveniente dalla Scuola di cinematografia di Olmi e che aveva esordito qualche anno prima con Corsa di primavera, passato pressochè inosservato, un altro lavoro incentrato sul tema dell'infanzia difficile. In futuro il regista si darà alle fiction tv. Come due coccodrilli non manca di sensibilità e di personalità, costruisce un bel quadro di famiglia destreggiandosi fra presente e frequenti flashback, ma forza un po' troppo sul patetico, specialmente nel finale. 5/10.
Gabriele, commerciante d'arte italiano a Parigi, torna nel paese natìo dopo anni. Riaffiorano i ricordi della difficile infanzia, con la morte della madre ed il difficile inserimento nella nuova famiglia del padre, in cui Gabriele, ormai grande, non ha mai trovato spazio, vessato soprattutto da un fratellastro. Coglierà ora l'occasione per vendicarsi?
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