Espandi menu
cerca
Sam Was Here

Regia di Christophe Deroo vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Badu D Shinya Lynch

Badu D Shinya Lynch

Iscritto dal 28 marzo 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 89
  • Post 3
  • Recensioni 230
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sam Was Here

di Badu D Shinya Lynch
7 stelle

L'attualismo dell'Immagine futuribile.

 

Sam Was Here è un lungometraggio d'esordio davvero curioso ed imprecisabile. Un film-concetto sottilmente orwelliano [1984, nonché, nello specifico, il "Big Brother"], che sta ai bordi del genere horror, sospeso tra The Rambler e Duel, e avvolto da un'aura carpenteriana, Sam Was Here si rivela una sfuggente opera-limbo, incastrata in una stasi-stato esistenziale che si manifesta come luogo interiore proiettatto, in maniera quasi dumontiana, all'esterno a mo' di deserto vitale. Insomma, si potrebbe definire Sam Was Here come un film-luogo, in cui collassa, si squarcia lo spazio-tempo; in cui tutto è già avvenuto o, forse, già non-avvenuto; in cui anche la ricerca di una redenzione diventa solo uno spettacolo archittettato da una sorta di burattinaio [un direttore, un regista], un Dio o un Minosse - visivamente zampaglioniano - che crea questo gioco per intrattenere la società, per tenere a bada questi individui spersonalizzati, senza volto, assegnando ad essi una figura, un capro espiatorio sulla quale sfogarsi così da distogliere l'attenzione delle persone verso magari fatti più rilevanti, così da poterli tenere sotto controllo e falsamente appagati e soddisfatti, così che tutto fili liscio in questo falso show, che è solo una (non)vita registrata, com'è registrata anche la memoria, mostrata in queste immagini-schermo, perché l'unico modo per vedere e raggiungere questa presunta verità è solo attraverso la TV, solo tramite ciò che mostra la diegetica realtà schermica, poiché, appunto, la TV si fa unica ed ultima portatrice della "verità". E sembra tutto un gioco registrato, pronto a ripetersi altre volte in futuro. In questo palcoscenico metafisico e situazionale. Un club silencio radiofonico. Un nastro, un'illusione. Ecco, allora, più di ogni altra cosa, Cinema! 

 

Una delle pellicole "horror" - le virgolette sono obbligatorie - più interessanti, singolari degli ultimi anni.

 

locandina

Sam Was Here (2016): locandina

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati