Regia di Neil Jordan vedi scheda film
"Il Male è solo un punto di vista.Dio uccide indiscriminatamente,e noi faremo altrettanto."In questa frase è racchiusa la filosofia del vampiro Lestat,uno dei due personaggi principali del neoclassico della letteratura dell'orrore,"Intervista col vampiro",di Anne Rice.Portarlo sullo schermo è stata una buona operazione commerciale,con oltre 100 milioni di dollari incassati sul solo territorio nordamericano.Un po'meno sul piano qualitativo,il che non vuole dire che sia un film da buttare.Riconoscendo il coraggio di avere affidato ad una star-eroe di Hollywood come Cruise il ruolo del perverso Lestat,va detto che l'adattamento del libro è un po'superficiale.Procede con passo scorrevole ma non da'ai suoi personaggi,a parte Lestat, e qui si paga il dazio di aver scelto Tom Cruise per interpretarlo,quello spessore drammatico fatto di malinconia e ferocia che li rendevano memorabili sulla pagina.Fotografia di prima categoria di Philippe Rousselot,musiche sontuose ,scenografie di Dante Ferretti molto belle,la regia di Neil Jordan,in altri film molto bravo,azzecca alcuni sprazzi di cinema fantastico da antologia,vedi il vampiro Lestat in pieno disfacimento fisico a suonare il piano,e i vampiri-attori del Grand Gignol che si avventano sulla preda sul palco come insetti,ma non riesce tuttavia a dissimulare quella sensazione di lavoro su commissione che il film trasmette.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta