Regia di Hideaki Anno, Shinji Higuchi vedi scheda film
A Tokyo e' una giornata come un'altra. Improvvisamente, alcuni fenomeni si verificano nella baia antistante la citta'. Tra le varie ipotesi, quella piu' fantasiosa si rivela reale. Una immensa creatura proveniente dal mare aperto e' giunta nei pressi della capitale giapponese, e si prepara a devastare la citta'. Mentre gli assalti della creatura si susseguono, il governo giapponese affronta la crisi, dapprima con poco pragmatismo, essendo lacerato da dissidi interni; in seguito, con maggiore compattezza. La collaborazione con gli USA sembra poter portare ad un qualche risultato; tuttavia, essendo il mostro - che riceve nome di Godzilla - invulnerabile alle armi convenzionali, in continua evoluzione, e padrone di una misteriosa ed inesauribile energia di tipo nucleare, sembra non esistere alternativa all'uso della bomba atomica. Alcune persone incaricate di affrontare il problema, tanto sotto l'aspetto scientifico, quanto sotto l'aspetto politico, si trovano pertanto a combattere su due fronti, studiare la creatura, ed impedire che una terza bomba atomica esploda sul suolo giapponese. Questo film, tra il genere catastrofico e quello fantascientifico, descrive in maniera verosimile quello che potrebbe accadere se una creatura gigantesca e quasi invulnerabile prendesse d'assalto un grande insediamento umano. Le sequenze con le devastazioni sono presenti, ma intervallate da altre che mostrano il terrore della popolazione e le manovre del governo, che l'autore tratteggia con occhio critico. Ministri e faccendieri vari, infatti, sono mostrati perdere tempo in formalismi, sterili discussioni, ipotesi risolutive che il bestione manda puntualmente in frantumi. Mentre gli scienziati legano la natura del mostro all'attivita' nucleare umana degli ultimi degli ultimi decenni, la presenza del gigante si fa sentire nell'intero consesso mondiale. A questo punto, l'attenzione della regìa cade sui rapporti tra Giappone e gli USA, una presenza ingombrante, pronta e propensa all'uso di armi nucleari, che in passato hanno lasciato ferite ancora aperte nel paese del Sol Levante. Il film si conclude mostrando come la creatura sia temporaneamente bloccata grazie alla collaborazione di una politica lungimirante, una scienza finalmente in grado di dare risposte, e l'eroismo di soldati e tecnici che si avvicinano al mostro. Il ritmo del film e' lento; per lo piu' mostra lunghe discussioni tra politici, militari, scienziati, alla ricerca di una soluzione, interrotte da sequenze che mostrano la distruzione di Tokyo ed i mutamenti del mostro, una creatura in costante evoluzione, che - ho avuto l'impressione - secondo il regista e' "figlio" di un cattivo rapporto tra l'uomo e la natura. Mentre le scene che la ritraggono da lontano mentre devasta la citta' sono realistiche, quelle che la pongono in primo piano, lo mostrano come un pupazzo, un'immensa "marionetta" generata da un qualcosa che e' avvenuto in passato. Incuria dell'uomo verso la natura; sfida all'ignoto. Tutto cio', non puo' che portare a cio' che vediamo nell'ultima sequenza, morte e disfacimento, "fusi" nel corpo del gigantesco essere. Un'opera lontana dal gusto occidentale; non vi e' un vero e proprio protagonista, se non l'intero popolo giapponese, che, grazie alle proprie capacita' scientifiche, tecniche e politiche, riesce a vincere un nemico simbolo di nemesi, non distruggendolo, ma bloccandolo temporaneamente, e lasciando intendere di poterlo studiare, ed, eventualmente, "domarlo". Merita una visione, ma con questa consapevolezza.
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