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Junior

Regia di Ivan Reitman vedi scheda film

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La recensione su Junior

di silviodifede
2 stelle

Schwarzenegger è il primo a non credere nel film e alla prova dei fatti ha anche ragione, perché la sceneggiatura è spenta se non insulsa a tratti.

Rivedere oggi un film come "Junior" dà la sensazione di ritrovarsi di fronte a un reperto antiquato ben più antico dei 27 anni dalla produzione della pellicola, per come è cambiata (o sta provando a farlo) la società in alcune visioni e per il finto progressismo che caratterizza la vicenda, con una serie di sparate anche piuttosto ridicole ("solo Dio può sapere cosa succede lì dentro"...).

Il problema è che buttata lì l'idea che poteva anche essere buffa (Schwarzenegger incinto) gli autori non riescono a portare a nessuna idea simpatica, non premendo su nessun tasto con la necessaria convinzione. Poteva essere una favoletta impossibile, ma non lo è. Poteva essere un film ultra-demenziale, ma non ne ha lo spirito. E allora cos'è questo film? Appunto, nulla.

 

Schwarzenegger per primo risulta essere il punto debole del film, non tanto per il suo doversi adattare a un film in chiave ironica, quanto più perché egli stesso non crede minimamente di poter cavare un ragno dal buco da questa pellicola, mandando a monte in partenza ogni possibile appiglio.

In seconda battuta si torna agli autori, che buttano lì uno script raffazzonato con tante scene inutili e senza costruire nessuna gag simpatica, tanto che le uniche situazioni in cui si sorride arrivano dal facile aspetto surreale della vicenda. Alcuni dialoghi infatti risultano essere più che disastrosi, puntando unicamente su luoghi comuni sul genere sessuale che finiscono per essere pesanti se non proprio di cattivo gusto, per un film che cade in momenti di puro trash: uno su tutti, quando Schwarzenegger afferma con cattiveria "il corpo è mio e lo gestisco io".

 

Poco può DeVito, che si sbatte e riesce a risultare anche discretamente simpatico, mentre per cercare di strappare qualche risata gli autori portano Emma Thompson a tristi situazioni quasi slapstick.

 

Insomma, nella storia del cinema s'è riso anche su plot più paradossali e improbabili, ma questo succede quando lo script è all'altezza: questo non è il caso.

 

Voto: 2

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