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L'intrusa

Regia di Leonardo Di Costanzo vedi scheda film

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La recensione su L'intrusa

di Furetto60
8 stelle

Seconda opera di Leonardo Di Costanzo. Cinema "denuncia"di grande qualità e spessore.

Giovanna, in quel di Scampia  a Napoli, dirige  e gestisce  un centro associativo e ricreativo per bambini, chiamato “la Masseria”. Si tratta di una sorta di “isola felice” uno spazio ritagliato nel bel mezzo del quartiere malfamato e degradato , in cui si effettua un singolare dopo scuola, ad opera  di preziosi volontari, silenziosi eroi che surrogano uno Stato impalpabile in quel territorio,ai quali le mamme affidano i loro figli. All'interno  costoro, si ingegnano per coinvolgere i bambini in attività ludiche ed istruttive, in momenti di condivisione e confronto costruttivo,in cui si dilettano a costruire pupazzi con la cartapesta, a ricostruire vecchie bici,a giocare con i colori e soprattutto imparano a cooperare e a fare "squadra". Lo scopo , è quello di aiutare i soggetti più deboli, quelli appartenenti a famiglie socialmente ed economicamente svantaggiate, a toglierli dalla strada, sottrarli alla criminalità organizzata e offrire loro una possibilità, all’insegna del rispetto e della legalità. L’intrusa di cui al titolo è un’ospite inattesa, Maria, una giovane donna, con una bambina piccola e un’altra neonata, che cerca e trova rifugio, proprio presso il centro. Non è una donna qualunque, ma si saprà dopo, è la moglie di un boss responsabile dell'omicidio di un operaio,del tutto estraneo alle dinamiche criminali,scambiato per un altro. Il suo assassino viene stanato e arrestato proprio lì, davanti a tutti i bambini presenti, dopo una violenta irruzione della polizia nell’istituto, di fronte allo sguardo attonito di Giovanna e dei suoi colleghi, creando scompiglio, polemiche e malcontento. Maria è bugiarda ed arrogante, ma i figli, non dovrebbero pagare le colpe dei genitori e come dice Giovanna sono tutti uguali, quando sono li dentro. Tuttavia le mamme sono preoccupate, la moglie della vittima innocente, è legittimamente indignata, alcuni poliziotti addirittura l’accusano di favoreggiamento. La donna sarà giocoforza costretta a prendere una difficile decisione. Leonardo Di Costanzo alla sua seconda opera, dopo l’ottimo “l’intervallo” dimostra grande sensibilità e capacità di raccontare la realtà. Interprete acuto e preciso dello smarrimento che attanaglia oggi il Paese, con sguardo asciutto e lucidissimo, in grado di osservare il lacerante conflitto interiore, compie un’intensa e attuale riflessione, sul labile confine fra tolleranza e diffidenza, lecito e illecito. Giovanna è il ritratto di una persona in lotta con il suo tempo, con la sua coscienza, con la sua vocazione, in una storia di soli perdenti, una guerra tra poveri, dove tutti hanno ragione e tutti hanno torto.Colpisce positivamente, il contrasto tra la sobrietà della  messinscena e la capacità evocativa delle immagini,Il regista ci porge una cartolina di Napoli ben diversa da quella che siamo abituati a vedere. Ambientato interamente all'interno delle mura che circoscrivono il centro educativo "L'intrusa" è un film duro, intenso, essenziale, misurato in tutte le sue parti,con un montaggio dal taglio semi-documentaristico, di grande forza drammaturgica, e di forte impatto emotivo. Magistralmente girato, con stile asciutto, la mdp spesso è tenuta in spalla ed è interpretato,da attori non professionisti, a parte la grandissima Giordano, che parlano un dialetto napoletano stretto, sottotitolato in italiano. Cinema di grande qualità e spessore.

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