Trama
Alla periferia di Napoli, la sessantenne Giovanna gestisce un centro di accoglienza con passione, creando intorno a sé una comunità solidale con proprie regole e una forte identità. Un giorno, al centro arriva un'intrusa: Maria, la giovane moglie di un camorrista che per motivi misteriosi necessita di nascondersi ma che, con la sua sola presenza, è destinata a scompaginare la già difficile quotidianità.
Approfondimento
L'INTRUSA: EROINE ALLA PERIFERIA DI NAPOLI
Diretto da Leonardo Di Costanzo e sceneggiato dallo stesso con Maurizio Braucci e Bruno Oliviero, L'intrusa racconta la storia di Giovanna che, nella Napoli contemporanea, lavora come operatrice sociale gestendo un centro di accoglienza per bambini disagiati in un contesto stretto tra le morse della camorra. Quando Maria, la moglie di un giovane boss in ascesa, viene accolta nel centro insieme ai due figli, Giovanna si ritroverà di fronte a una scelta morale che potrà distruggere per sempre il senso del suo lavoro.
Con la direzione della fotografia di Hélène Louvart, le scenografie di Luca Servino, i costumi di Loredana Buscemi e le musiche composte da Marco Cappelli e Adam Rudolph, L'intrusa viene così spiegato dal regista in occasione della sua presentazione al Festival di Cannes 2017 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs: "Nelle mie opere, mi sono spesso interessato a persone le cui vite sono dedicate alla mediazione sociale, a quelle persone che, per la posizione che occupano nel contesto sociale, hanno un punto di vista privilegiato nel raccontare di un quartiere, di una città o di una società in un preciso momento storico: un insegnante di una scuola in un quartiere degradato (A scuola) o un sindaco leghista in una città dominata da una mentalità mafiosa (Prove di Stato).
Al centro di L'intrusa troviamo alcuni degli "eroi" del mondo contemporaneo, persone che, a mio avviso, sono poco raccontate, nonostante l'importanza sociale che hanno e il valore del loro operato. Si tratta di persone che, per ragioni politiche, religiose o semplicemente umanistiche, scelgono di dedicare le loro esistenze al lavoro sociale e di rapportarsi con i poveri e gli emarginati delle nostre periferie, sottoboschi in cui la coesistenza con il crimine organizzato rappresenta quasi la norma. Non parlo di ciò che gli economisti descrivono come "il terzo settore", un concetto che sempre più spesso, sfortunatamente, lascia prevalere una logica imprenditoriale. Quello che mi interessava era sottolineare come queste persone spesso appartengono a un sistema di volontari organizzati spesso in gruppi spontanei e frequentemente autofinanziati, nati sotto la spinta della forte motivazione personale. Oltre all'interesse sociologico o, se vogliamo, filosofico, sono stato attratto anche dalle possibilità narrative che tali realtà offrono: in questi contesti si può forgiare una nuova idea di società e, ancor di più, di uomo. Mi sembra di potervi trovare anche i classici elementi della narrativa: l'eroe, l'individuo, gli ostacoli che incontra lungo la strada, la comunità, il conflitto etico.
La sceneggiatura è stata scritta contemporaneamente a un lungo processo di ricerca, osservazione e incontri con gli individui e i gruppi che lavorano nel centro di Napoli o in periferia, dove la mia storia ha luogo. Gli eventi narrati si ispirano in parte a eventi realmente accaduti: Giovanna è la fondatrice e figura chiave di una comunità ricreativa che si prende cura dei bambini a rischio ma non solo... di un rifugio sicuro che offre un'alternativa alla logica mafiosa del quartiere circostante, di un luogo dove si tenta di dimostrare che altre forme di convivenza, non basate sulla camorra e sulla sua violenza, sono possibili, di un'isola di solidarietà e condivisione, di reciproca crescita e di reciproco rispetto, in cui è possibile trovare speranza per una vita quotidiana diversa".
Il cast
A dirigere L'intrusa è Leonardo Di Costanzo, apprezzato regista di documentari e lungometraggi presentati e premiati in diversi festival internazionali. Nato a Ischia, Di Costanzo vive tra Parigi e Napoli e ha esordito con la regia del documentario Prove di Stato nel 1999. Il suo primo lungometraggio di finzione è… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Film di non facile visione (dialetto, sottotitoli, lunghi silenzi, niente colonna sonora). Tuttavia coraggiorso come la protagonista, l'unica che ostinatamente difenze l' "intrusa". Non mi è dispiaciuto
commento di Artemisia1593Oltre alla Denuncia del Film e anche alle Interpretazioni altro non vedo di appassionante.voto.1.
commento di chribio1Seconda opera di Leonardo Di Costanzo. Cinema "denuncia"di grande qualità e spessore.
leggi la recensione completa di Furetto60La lotta di una donna tenace per non sbarrare la porta del suo centro di accoglienza alla moglie e alla figlia di un camorrista, bisognose di assistenza. Il concetto di aiuto e tolleranza che rifiutano preconcetti e calcoli politici che mirino a conseguire facili consensi di massa. Un film maturo che riflette sul senso di giustizia e mutuo soccorso
leggi la recensione completa di alan smithee