In un paese tormentato dall'incombere di una guerra, due sorelle vivono un profondo conflitto. Durante un viaggio sono costrette a fermarsi in una cittadina sconosciuta perché una delle due si sente male a causa del suo alcolismo. È l'occasione che fa esplodere i profondi costrasti tra le due donne, entrambi a loro modo egoiste e prevaricatrici. Muto testimone è un ragazzino, figlio di una delle due. Dopo l'ennesimo litigio la malata viene abbandonata dalla sorella al suo destino.
Note
Conclusione della trilogia del "silenzio di Dio" (dopo "Come in uno specchio" e "Luci d'inverno"), è uno dei film più metaforici e azzardati dell'autore, che si spinge fin quasi alla maniera di se stesso. La foresta di simboli e la tetragona upezza possono, a selta, affascinare o sconcertare.
Il Silenzio conclude la cosiddetta trilogia del “silenzio di Dio” di cui fanno parte anche “Come in uno specchio” e “Luci d’inverno”, ed è caratterizzato da un’atmosfera cupa e opprimente, in cui più che con le parole le protagoniste si esprimono con sguardi e gesti, ed anche la musica è extradiegetica, fino alla deflagrazione dei contrasti latenti
Un Bergman assolutamente minore ma non in questo caso sgradevole…anzi!!! Un gioiello…triste racconto sorretto come sempre da due donne che sono fantastiche! Donne che solo Bergman sa trovare!
Il Silenzio di Dio, questo il titolo che avrebbe dovuto rappresentare l'ultimo capolavoro del regista svedese Ingmar Bergman, della cosiddetta "trilogia" religiosa (insieme ai precedenti Come in Uno Specchio e Luci d' Inverno), smorzato poi nel solo Il Silenzio dallo stesso Bergman per attutirne appena il pessimismo. Sullo sfondo di una città misteriosa e dalla lingua… leggi tutto
Due sorelle, Anna (Gunnel Lindblom) e Ester (Ingrid Thulin), insieme al figlioletto della prima, Johan (Jörgen Lindström), stanno attraversando in treno un paese imprecisato quando Ester si sente male e devono quindi fermarsi in un albergo. Mentre Ester si 'cura' a forti dosi di alcool e sigarette e Johan, per combattere la noia, si aggira per i corridoi dell'hotel, incontrando nani e… leggi tutto
Ecco la consueta playslist bimensile con le mie ultime visioni (ordinate secondo anno di uscita).
Mi farebbe molto piacere ricevere i vostri consigli nei commenti.
Saluti a tutti!
Il tema del silenzio di Dio è un tema religioso antico, di cui si hanno tracce già nell’Antico Testamento, ed è tragicamente esplicito nell’invocazione di Gesù crocifisso “Elì, El’, lamà sabactani?” cioè “Dio, Dio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo, 27.46; Marco 15.34). L’argomento è…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
- Da Leibniz a Heidegger poi altri a seguire, tutti a porsi la regina delle domande:
“ Perché l’Essere piuttosto che il nulla ?”
Nota: E’ vero, sarebbe maggiormente in linea…
il sudore e il silenzio tra le linee di un corpo femminile, il sorgere del sole riflesso negli occhi di un bambino, gli scompartimenti di un vagone ferroviario, passano le stazioni e i carrarmati, scorrono le immagini oltre i finestrini come proiezioni nello sguardo – i profili intagliati nella luce – le lenzuola morbide in cui affondare, inseguendo aerei invisibili – i…
Due sorelle, Anna (Gunnel Lindblom) e Ester (Ingrid Thulin), insieme al figlioletto della prima, Johan (Jörgen Lindström), stanno attraversando in treno un paese imprecisato quando Ester si sente male e devono quindi fermarsi in un albergo. Mentre Ester si 'cura' a forti dosi di alcool e sigarette e Johan, per combattere la noia, si aggira per i corridoi dell'hotel, incontrando nani e…
Se dovessimo davvero considerare Come in uno specchio, Luci d’inverno e Il silenzio come una trilogia religiosa del rapporto tra uomo e Dio, possiamo dire che l’ultimo rivela come la coscienza infelice non sia più in qualche modo legata a una trascendenza, che ancora si presenti nelle distorsioni della follia o nelle più svariate forme di amore, secondo una fede laica…
Fin dalle origini del cinema sono state due le figure emblematiche, usate e riutilizzate in ogni contesto per rappresentare la grande novità dell’immagine in movimento. In seguito sono diventate figure…
versione bim non censurata e con illuminanti differenze tra la versione italiana del tempo e quella originale restaurata con l'aiuto del cinema ritrovato bolognese. due sorelle di ritorno da una villeggiatura si fermano nell'hotel di una città a causa dell'aggravarsi della malattia di ester(thulin). ovunque ci sono segnali allarmanti di una movimentazione militare. convogli carichi di…
Finalmente scopriamo che tanti film di Bergman hanno subito alterazioni e tagli da parte dei censori. E' qualcosa di scandaloso e terribile che dovrebbe avere maggiore divulgazione. --- " Siamo abituati a pensare al…
Ultimo film della trilogia del “Silenzio di Dio” di Bergman, da lui stesso volutamente composta, e diciamo che il titolo ed i contenuti sono pienamente in linea con il titolo di questo film. Un film che in Italia fu tagliato per ragioni di censura ed in accordo con lo stesso regista; una pellicola in bianco e nero, genere più che amato ed in linea con il modo preferito di vedere il…
Silenzio di Bergman è un’opera della metà degli anni ’60. I protagonisti sono ancora una volta al femminile: due sorelle che, dopo dieci anni, non sono ancora riuscite a metter da parte l’astio provato nei reciproci confronti, in seguito ad un’aspra lite in passato. Durante il ritorno da un viaggio le due sorelle sono costrette, per via della malattia della sorella maggiore, a passare…
Con Bergman l’incomunicabilità diventa un’ermetica poesia che, però, vive intensamente la ricchezza d’espressione del reale. Non c’è, infatti, modo più drammaticamente efficace di segnalare il vuoto che indugiare su tutto ciò che gli sta intorno, su tutto il resto che chiede disperatamente di essere completato da quell’unico…
Il Silenzio di Dio, questo il titolo che avrebbe dovuto rappresentare l'ultimo capolavoro del regista svedese Ingmar Bergman, della cosiddetta "trilogia" religiosa (insieme ai precedenti Come in Uno Specchio e Luci d' Inverno), smorzato poi nel solo Il Silenzio dallo stesso Bergman per attutirne appena il pessimismo. Sullo sfondo di una città misteriosa e dalla lingua…
E' un film in cui Bergman riesce ad inserire, attraverso uno spesso strato di riferimenti simbolici e citazioni più o meno dirette, un intero, personalissimo universo di ansie, prima fra tutte quella della morte. Si presuppone che il bambino che osserva perplesso, curioso ma spaurito, testimone di una frattura famigliare e di un lento quanto inevitabile declino fisico rappresenti il regista…
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
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Commenti (4) vedi tutti
Il Silenzio conclude la cosiddetta trilogia del “silenzio di Dio” di cui fanno parte anche “Come in uno specchio” e “Luci d’inverno”, ed è caratterizzato da un’atmosfera cupa e opprimente, in cui più che con le parole le protagoniste si esprimono con sguardi e gesti, ed anche la musica è extradiegetica, fino alla deflagrazione dei contrasti latenti
leggi la recensione completa di vermeverdeCapolavoro che chiude una trilogia del maestro svedese,crudo,aspro....cinema della fede o meglio di chi ha perso la fede.
commento di ezioUn Bergman assolutamente minore ma non in questo caso sgradevole…anzi!!! Un gioiello…triste racconto sorretto come sempre da due donne che sono fantastiche! Donne che solo Bergman sa trovare!
commento di cinefilo87Il meno cervellotico e indigesto dei film di Bergman. Umano.
commento di Ramito