Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Il tentativo di "satira" è appena appena accennato (anche se in una Nazione che considera "satira" quella di Striscia La Notizia potrebbe considerare tale anche questa robetta). Si ridacchia per 15 minuti grazie alla verve di Ficarra, poi il film deraglia in un mare di luoghi comuni, senza nemmeno più tentare di far ridere. Film da Italia del 2000
Più che fare un ritratto dell'Italia attuale, questo film fotografa il cinema italiano del 2000: quello del "vorrei ma non posso" e intanto mi impantano in una moraletta da asilo nido, magari in qualche sentimentalismo familiare per compiacere i difensori dei "valori della famiglia".
Questo film dovrebbe far satira? La satira, che non per forza deve far ridere, ha un aspetto chiaro: deve essere cattiva. Questo film invece è tutto all'acqua di rose. La vecchia commedia all'italiana (che pure non sempre centrava il bersaglio, ma almeno era perfida) s'è ridotta a esempi come questo.
Satira? Beh, chi considera "satira" quella di "Striscia la Notizia" (non l'unica, ma la più grande rovina in tema) potrebbe anche vederci qualcosa di tale. Già, se pensi che Striscia sia satirica, ti accontenti di questo.
Spiace bocciare in toto da Ficarra e Picone anche da corregionale: hanno avuto i loro momenti interessanti sia in tv che al cinema (dove però la loro pellicola migliore è anche quella più cabarettistica, ovvero "Nati Stanchi", che a me fa ancora ridere), ma questo è un passaggio a vuoto preoccupante. Gli ultimi film almeno erano guardabili, questo è un tonfo totale.
Si ridacchia nei primi 15 minuti per la verve di Ficarra, che quasi dà l'impressione di poter reggere da solo il film. Poi anche lui si spegne. E il film annaspa in un mare di luoghi comuni, senza neppure trovare una gag appena divertente.
Picone invece non prova nemmeno più a incidere: dal ruolo di "spalla" di Ficarra, sembra ormai ridotto a essere più un'ombra.
Se sono film come questi a farvi "pensare", spiace ma siete messi proprio male.
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