Regia di Salvo Ficarra, Valentino Picone vedi scheda film
Filmetto che mette in luce gli aspetti peggiori di alcuni italiani, in una commedia simpatica.
In questo paesino della Sicilia la gente vive senza regole, però si lamentano del traffico, delle immondizie, etc….Alle elezioni votano dunque il cambiamento, non più il vecchio sindaco trafficone e corruttibile, ma una persona onesta. Solo che non si immaginavano fosse veramente onesta, o così onesta. Tanto onesta che comincia a fare applicare le regole, per tutti: multe, raccolta differenziata, permessi, via le case abusive…presto per la gente della zona la vita si rivelerà un inferno: impiegati che non possono più stare tutto il giorno al bar, vigili che devono uscire in strada, perfino forestali che devono andare nelle foreste. Parte la fronda per fare dimettere il sindaco, ma non sarà facile.
Su questa sorta di soggetto la sceneggiatura ha gioco facile a inserire le peggiori abitudini di molti italiani, portate ovviamente all’eccesso, con gag prevedibili seppure spesso simpatiche. Ficarra e Picone sono attori sui generis, funzionali al film e poco più. Tutti fanno il loro e nel complesso il film è simpatico per le esagerazioni (che magari in alcuni casi non sono neanche tali), però non c’è altro da segnalare, solo quello c’è. Io sarei per un 5/6. Il titolo si riferisce ovviamente al periodo in cui nel paesino ha prevalso la legge, l’applicazione delle regole.
Il film è partito col botto nei cinema italiani, poi anche il passaparola (pure il pubblico non è rimasto entusiasta) ha fatto un po’ calare il fenomeno, alla fine però ha avuto ottimi incassi, per un film italiano.
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