La ventunenne Kyoko è un'artista di fama che ha un sadico rapporto con la sua assistente Noriko, una donna di trentasei anni che si vede anche umiliata sessualmente in pubblico. Le due sono però sul set di un film. Quando qualcuno grida "stop", il rapporto tra le due donne si rivela essere del tutto invertito.
Un film controtendenza. Prodotto dalla Nikkatsu e -a sorpresa- in favore dell'emancipazione femminile. L'erotismo è negato da punti macchina spesso distorti, da testi malinconici e da un cervellotico evolversi di indecifrabili eventi ora onirici, poi confusi nella memoria e infine fallaci.
Sperimentale e anarchico,una bella novita' ...e' come vedere un quadro di arte moderna,confrontato con uno del passato...insomma libertino....con nudi full frontal femminili,per me voto 7.
Ennesima conferma della Maestria di Sion Sono, o almeno dell'estrema vicinanza della sua Poetica alla mia sensibilità cinematografica.
Un Tripudio di Colori, con una messa in Scena fuori dagli schemi, un Flusso di Pensieri pregno di Domande sulla Realtà, l'Immaginazione, l'Eros, i Rapporti, l'Arte (Cinema in primis)... Nessuna risposta. Lo rivedrò!
essendo parte di un progetto di celebrazione del genere soft-porno nipponico prodotto dalla major Nikkatsu, il vero limite del film è che questo tipo di produzione sembra porre palesi limiti al regista. SONO si impegna a dar voce alla sua consueta furia iconoclasta, ma risulta imbottigliato come la lucertola del film. vorrei ma non posso.
L'eccentrica Kyoko (Ami Tomite), celebrata scrittrice che promuove i suoi libri dando corso a mostre con inusuali contaminazioni pittoriche, maltratta la segretaria Noriko (Mariko Tsutsui), spingendosi ad umiliarla pubblicamente di fronte ad alcune ospiti. La sregolatezza di Kyoko arriva a far subire affronti di vario tipo alla sottomessa ragazza, sino al più contorto… leggi tutto
Anno 2016, esce, si fa per dire per noi occidentali, questo ‘Antiporno’ che, a causa del minutaggio limitato rispetto ai canoni di Sono, la produzione Nikkatsu: specializzata in pinku-eiga (sorta di softcore in salsa wasabi) e soprattutto per il titolo poteva sembrare un’opera minore e quindi, presumibilmente una pellicola ‘alimentare’ del maestro giapponese.
Dopo… leggi tutto
L'eccentrica Kyoko (Ami Tomite), celebrata scrittrice che promuove i suoi libri dando corso a mostre con inusuali contaminazioni pittoriche, maltratta la segretaria Noriko (Mariko Tsutsui), spingendosi ad umiliarla pubblicamente di fronte ad alcune ospiti. La sregolatezza di Kyoko arriva a far subire affronti di vario tipo alla sottomessa ragazza, sino al più contorto…
Era dal 2013 che non si vedeva un film di Sion Sono così liberante. C'è (di nuovo) tutto il suo Cinema, qua. La passione e la gioia filmiche che esplodono in un irrefrenabile orgasmo daltonico, come un mestruale flusso di immagini violentemente pop. In Antiporno, la libertà cinematografica tipica del Cinema del regista nipponico, finalmente, smette…
Sion Sono dimostra ancora una volta di essere uno dei registi più talentuosi e versatili in circolazione e lo fa con quello che non è solo un viaggio folle e coloratissimo dentro una mente scriteriata ma una summa del proprio cinema, una miscela altamente infiammabile di tanti elementi che hanno contraddistinto negli anni il suo modo di intendere la settima arte.
…
Shion (o Sion) Sono è un artista, prima di tutto. Poi, certo, anche un regista prolifico, folle, irrefrenabile. "Antiporno" è solo uno dei tre film che ha fatto uscire lo scorso anno. Nel 2015 furono addirittura sei. Se la sua opera è sicuramente vasta, lo sono anche i temi e i registri trattati: dalla commedia nera, al grottesco, al drammatico, all'horror. Detto questo,…
Anno 2016, esce, si fa per dire per noi occidentali, questo ‘Antiporno’ che, a causa del minutaggio limitato rispetto ai canoni di Sono, la produzione Nikkatsu: specializzata in pinku-eiga (sorta di softcore in salsa wasabi) e soprattutto per il titolo poteva sembrare un’opera minore e quindi, presumibilmente una pellicola ‘alimentare’ del maestro giapponese.
Dopo…
Beh lo sappiamo tutti, quando la passione vince sul raziocinio, quasi sempre, ci si butta a capofitto.
Come davanti ad una enorme tavola imbandita di cibi prelibati si prova ad assaporare un pò di…
34 TFF- FESTA MOBILE
Bella notizia: dopo aver girovagato all'interno di molti generi cinematografici spesso estremi ed antitetici tra di loro, ed averlo fatto spesso bene e con egregi risultati, se si eccettua qualche yakuza movie tribale un pò sciocco o fine a se stesso, Siono riappropriarsi nel SUO mondo: quello della sessualità deviata, agognata, perversa, ricercata…
Per il terzo anno consecutivo, ho nuovamente la fortuna di essere presente in quel di Torino per la trentaquattresima edizione del TFF, in primissima fila… segue
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Commenti (6) vedi tutti
Un film controtendenza. Prodotto dalla Nikkatsu e -a sorpresa- in favore dell'emancipazione femminile. L'erotismo è negato da punti macchina spesso distorti, da testi malinconici e da un cervellotico evolversi di indecifrabili eventi ora onirici, poi confusi nella memoria e infine fallaci.
leggi la recensione completa di undyingSperimentale e anarchico,una bella novita' ...e' come vedere un quadro di arte moderna,confrontato con uno del passato...insomma libertino....con nudi full frontal femminili,per me voto 7.
commento di ezioEnnesima conferma della Maestria di Sion Sono, o almeno dell'estrema vicinanza della sua Poetica alla mia sensibilità cinematografica. Un Tripudio di Colori, con una messa in Scena fuori dagli schemi, un Flusso di Pensieri pregno di Domande sulla Realtà, l'Immaginazione, l'Eros, i Rapporti, l'Arte (Cinema in primis)... Nessuna risposta. Lo rivedrò!
commento di DeathCrossessendo parte di un progetto di celebrazione del genere soft-porno nipponico prodotto dalla major Nikkatsu, il vero limite del film è che questo tipo di produzione sembra porre palesi limiti al regista. SONO si impegna a dar voce alla sua consueta furia iconoclasta, ma risulta imbottigliato come la lucertola del film. vorrei ma non posso.
commento di giovenostaSembrerebbe un’opera minore ma non lo é; stupisce spiazzando ripetutamente lo spettatore, imprescindibile se si ama il Cinema di Shion Sono.
leggi la recensione completa di starbookEsagitato kammerspiel pirandelliano in chiave lesbo sadomaso.
commento di Leo Maltin