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The Void - Il vuoto

Regia di Jeremy Gillespie, Steven Kostanski vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Void - Il vuoto

di zombi
9 stelle

nulla viene raggiunto senza passare per la sofferenza

trambusto in una casa sperduta nelle campagne notturne; due uomini inseguono fuori dalla porta due ragazzi, a una sparano e le danno fuoco che è ancora viva, l'altro fugge e viene raccolto da un poliziotto che sta dormicchiando in auto.

viene portato in un ospedale in dismissione dopo un incendio.

sembra una tranquilla situazione di un qualsiasi film made in USA , ma l'ordinarietà della visione viene incrinata da uomini incappucciati di bianco con un triangolo nero inpresso sul cappuccio.

sono molti aggressivi se si tenta di uscire, ma rimangono fuori sembra in attesa di qualcosa, che è già iniziato all'interno quando un'infermiera uccide uno degli ultimi degenti e si spella la faccia dicendo di non riconoscerla:

viene abbattuta dal poliziotto e poco dopo dal suo corpo cominciano a germogliare strani tentacolini simili a zampette.

da qui la situazione precipita e i morti aumentano, ma è tutto così sapientemente mantenuto confuso che l'interesse, l'inquietudine e la tensione aumentano in maniera esponenziale.

ricorda tantissimo un carpenteriano THE THING, mescolato al carpenteriano IN THE MOUTH OF MADNESS.

quando poi una delle protagoniste, una ragazza incinta, inizia a star male, bisogna allontanarsi dalla zona "sicura" e andare a prendere i farmaci per aiutarla a partorire, mentre il poliziotto e i due uomini della mattanza d'apertura devono uscire a prendere munizioni nell'auto dello sceriffo.

THE VOID funziona egregiamente quando la situazione sfugge di mano ai protagonisti e così al senso logico umano di un corpo che abbattuto si rimette sui suoi piedi e cerca eventualmente di uccidere i vivi; e della condizione di un corpo cje viene invaso da un agente estraneo e lo corrompe degradandolo in qualcosa di corrotto e irriconoscibile.

il vuoto di comprensione dei personaggi che non si fanno una ragione di quella orda di umani incappucciati che li aspettano e li trincerano nell'ospedale, sempre più minacciosi è lo stesso vuoto che porta alcune persone ad affiliarsi a quella che sembra in tutto e per tutto ad una setta dedicata al culto di una primide nera, che li ha snaturati completamente, rendendoli miliziani assassini.

quando quello che fino a poco prima era l'infermiera che tutti conoscevano, si è invece trasmutata in una sorta di enorme aborto tumefatto da lontanissimi ricordi umani bitorzoluti in escrescenze tumorali e tentacoli perforanti che sono un misto tra zampe e cordoni ombelicali, ogni senso logico si svuota e si annienta nel terrore.

c'è un vuoto lancinante nel dolore del dottore che ha perso la figlia e anche nel poliziotto e nell'infermiera che hanno perso il loro bambino nascituro.

e quell'ospedale , guardato a vista da sempre più assedianti militi di chissà quale credo, è come un termitaio cresciuto in profondità che nasconde gli abomini mentali fattisi di carne e perversione di un mad doctor impazzito dal dolore che ha scavato nei propri deliri alla ricerca di una qualsiasi verità che gli permettesse di sostituirsi alla divinità che ci ha creati per essere transitori.

ci sono momenti molto toccanti e inediti nel delirio bestemmiatorio di questo villain mistico, e nel suo purgatorio lovecraftiano di creature iniziate e non finite ma disperatamente bisognose di giungere ad una morte e se anche il finale smorza un poco la crudeltà di questo freak show, nulla comunque toglie a questo horror che fortunatamente si distacca da certo ciarpame fatto in serie.

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