Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
L'imperatore Tiberio incarica Tito Valerio Tauro (Keith Carradine) a recarsi in Palestina per indagare sulla sparizione della salma di Gesu' Cristo, precedentemente condannato a morte da Ponzio Pilato (Harvey Keitel). Lo stesso Pilato cerchera' di mettere i bastoni fra le ruote al funzionario dell'imperatore. Insolita e sorprendente incursione di Damiano Damiani nel genere storico (Peplum) per un regista che si e' sempre cimentato in pellicole a carattere politico/civile, il suo nome infatti e' legato a titoli come IL GIORNO DELLA CIVETTA, IO HO PAURA e alla serie televisiva di grande successo LA PIOVRA. Esploro' saltuariamente anche il genere western ( QUIEN SABE?, UN GENIO DUE COMPARI UN POLLO) e l'horror (AMYTIVILLE POSSESSION). L'INCHIESTA e' un film che di storico ha semplicemente il "costume", infatti sembra una vera e propria indagine governativa uscita da un film di Rosi o dello stesso Damiani, solo portata indietro nell'antichita'. Una confezione fortemente televisiva, anche se di classe, sembra l'unico limite di una pellicola affascinante e raffinata, arricchita dalla presenza di due straordinari attori americani, gia' indimenticabili protagonisti dell'altrettanto indimenticabile I DUELLANTI di Ridley Scott. Nota di merito anche per Lina Sastri nei panni di Maria Maddalena e per Angelo Infanti nel ruolo di Trifone, braccio destro di Pilato. Da non credente, quale penso di essere, sono sempre stato affascinato dalla figura di Gesu' Cristo, sin da quando assistetti in TV allo sceneggiato diretto da Franco Zeffirelli, che mi inquieto' non poco, proseguendo poi con la bellissima e "blasfema" pellicola diretta da Scorsese nel 1987. Il personaggio di Valerio Tauro sembra essere ossessionato dalla figura del Messia, se non addirittura "posseduto" dal suo spirito, come mostra la parte finale del film, dove in incognito in un villaggio di lebbrosi, viene scambiato da loro proprio per Gesu' e lo pregano di guarirli. Lui per un breve momento arriva addirittura a crederci. Finale amaro. Girato in Tunisia. Una carriera di tutto rispetto quella di Damiano Damiani, anche se gli anni 80' lo videro perdere colpi, forse per i suoi eccessivi impegni televisivi con LA PIOVRA e IL TRENO DI LENIN, infatti L'INCHIESTA, ma anche il mafia-movie PIZZA CONNECTION, furono ingiustamente snobbati e sottovalutati. Nel 2000 Damiani avra' l'infelicissima idea di dirigere Alberto Tomba e Michelle Hunziker nel poliziesco-trash ALEX L'ARIETE, che diverra' un vero cult per i fans del cinema spazzatura, con il regista che si firmera' con il suo nome, con nessuno dei suoi parenti che gli suggerisse di usare uno pseudonimo.
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