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L'incredibile avventura di Mr. Holland

Regia di Charles Crichton vedi scheda film

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Dany9007

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'incredibile avventura di Mr. Holland

di Dany9007
8 stelle

Una deliziosa commedia che prende spunto dai film su rapine e colpi grossi che andavano certo in voga in quel periodo (Giungla d'asfalto è stato realizzato solo un anno prima, pochi anni dopo sarebbe stato il turno di Rififi e di Rapina a mano armata nonché dell’avvento nel campo della commedia de I soliti ignoti), su un rassicurante sfondo anglosassone, è un gioiellino di humour ed di splendide interpretazioni, capeggiate dal mitico Alec Guinness, nel ruolo di Mr. Holland: docile e meticoloso fino ad essere considerato imbelle da colleghi e superiori, conduce una vita altrettanto mite (per non dire squallida) tra il lavoro, poco retribuito, ed una modesta pensione in cui alloggia. Mr. Holland ha invece meditato per anni l'idea di poter fare un colpo al fine di poter rubare le centinaia di migliaia di sterline in lingotti d'oro che tutte le settimane vengono trasportati dalla fonderia di stato alla sua banca. L'incontro fortuito con il mite proprietario di un'azienda produttrice di souvenir, il sig. Alfred Pendlebury, permette al signor Holland di poter valutare concretamente sia l'esecuzione del furto ma soprattutto di poter smerciare l'oro fuori dal paese e sottoforma di oggetti insospettabili (modellini della Tour Eiffel per essere precisi). Adescando due ladri "professionisti" che sotto le istruzioni sempre di Holland per eseguire alcune fasi operative, il colpo, organizzato in pochissimi giorni riesce, la polizia brancola nel buio e Holland è persino encomiato dalla propria banca per l'eroismo con cui ha gestito la rischiosa rapina, che gli è anche costata un bagno nel Tamigi. Ma le grane devono solo cominciare: come in programma, le statuette sono state spedite presso un negozio di Parigi di cui Pendlebury è  per poter quindi una commessa sbadata del negozio di souvenir in Francia, la quale non seguendo le istruzioni ricevute, vende 6 souvenir in oro a delle bambine inglesi in gita sulla Tour Eiffel: inizia quindi da parte di Holland e di Pendlebury, una sfrenata corsa per recuperare le statuette, non tanto per il valore (ne posseggono altrettante ancor da smerciare) quanto per il timore che se qualcuno avesse scoperto la provenienza degli oggetti, sarebbe potuto risalire a loro. I due uomini tentano in ogni modo di intercettare i souvenir: prima cercando di bloccarne il "rimpatrio" al porto di Calais, poi andando a recuperare presso le giovani acquirenti (delle bambine di una scuola elementare). Ma anche in questo caso delle 6 statuette vendute, una non può essere recuperata visto il rifiuto di una bimba di riconsegnarla in cambio di una identica, per cui i due protagonisti sono costretti ad andare in un museo della polizia dove però nel tentativo di recuperare la statuetta vengono scoperti, inizia quindi una disperata fuga dove ancora una volta emerge l'abilità di Mr. Holland nel tentativo di confondere le acque. Tuttavia Pendlebury verrà arrestato e Holland, come vediamo all'inizio del film, dopo essere riuscito a sfuggire alle forze dell'ordine è in Sud America, ricco e rispettato ha piazzato per 25.000 sterline le statuette, una cifra sufficiente a condurre un anno dispendioso e senza pensieri. Ma tutto questo è un resoconto che Mr. Holland fa serenamente in manette ad un poliziotto venuto appositamente per estradarlo. 

Premiato agli Oscar del 1953 per la miglior sceneggiatura, il film ha effettivamente un ritmo ed una ricchezza di trovate sorprendenti soprattutto per l'epoca (già apprezzabile che non vi sia una componente romantica/femminile che nei film dell'epoca, ad Hollywood soprattutto, faceva da contraltare all'azione). Inutile spendere lodi su Alec Guinness, che truccato da travet (onestamente in questa pellicola mi ha sempre ricordato la fisionomia di Woody Allen) è irresistibile sin dalla prima scena in un lussuoso locale di Rio de Janeiro (sequenza in cui appare brevemente una giovanissima Audrey Hepburn). Altrettanto divertenti i dialoghi che mantengono sempre un tono sarcastico e brillante. Quattro anni dopo Guinness, re del trasformismo, si cimenterà in un’altrettanto deliziosa commedia londinese che rotea attorno all’elaborazione di un colpo nel film La signora omicidi, strutturando invece un personaggio dalle caratteristiche ghignanti e quasi “vampiresche”.

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