Regia di Edmund Goulding vedi scheda film
VOTO 7/8 AMBIZIOSO Goulding continua a stupirmi e anche con soggetti particolari, profondi e complessi colpisce nel segno. La messa in scena è di una decadenza tale e i rapporti umani sono così torbidi e cinici da sbalordire, il tutto è arricchito dall'ottima performance di Power. Il regista incentra il film sulla spiritualità, sulla ricerca di Dio, di una sicurezza e a differenza di altri sue opere con i soliti eccessi borghesi-hollywoodiani, trasferisce l'azione in un'ambiente più sfaccettato ed originale: il mondo dei baracconi e delle fiere; e fa centro. La critica alla società c'è (e non è nemmeno tanto nascosta), la difficolta nei rapporti umani, credere o non credere e poi a chi? Tutti temi messi sul piatto da Goulding, in una pellicola anomala e carica, direi malata, tutta percorsa da successo, alcol, rovina e molto più riuscita del suo film gemello "Il filo del rasoio". Molta carne al fuoco, molto ambizioso, ma riuscito!
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